The Explorer è un breve concentrato di metal cibernetico-industriale che attinge alle ritmiche geometriche e reiterate dei Ministry, alle aperture melodico futuriste dei Fear Factory, ai riff squadrati e carichi di groove dei Rammstein e alle pulsioni elettronico-danzerecce dei Deathstars: i quattro ragazzi cechi miscelano tutto ciò con insospettabile disinvoltura dando vita a un lavoro piuttosto personale ed ugualmente equilibrato nel dosaggio di queste diverse anime.
L’opener-bomba Hostile In Your Skull fa intuire immediatamente le doti dei Minority Sound, rivelandosi una traccia irresistibile, che molti dei nomi più celebrati (anche tra quelli appena citati) non riescono a scrivere più da diverso tempo. Segue a ruota Load Of Destruction, che insiste sulla ritmata opera di demolizione con l’aggiunta di intermezzi elettronici e la prima apparizione delle vocals pulite in stile Burton C.Bell.
Ancor più immediata nonché potenziale singolo è la breve title track, ma è Fear l’episodio che mostra meglio le sfaccettature della band ceca: lo sviluppo paragonabile a una sorta di “N.W.O” velocizzata, per la sua struttura circolare ed ossessiva, viene spezzata nella fase centrale dalla consueta apertura a clean vocals evocative che, forse, tra tutti gli aspetti messi sul piatto dai Minority Sound, è proprio quello meno convincente.
A mio avviso, infatti, la dote principale del quartetto è appunto quella di martellare l’ascoltatore con precisione chirurgica senza che il sound si riveli comunque monolitico o di difficile assimilazione, pertanto il frequente ricorso al suddetto artificio provoca solo un calo della tensione all’interno del brano: meglio, quindi, se proprio si vuole sfuggire al rischio della ripetitività, seguire la strada intrapresa nella traccia di chiusura, dove le atmosfere si fanno via via più cupe e rallentate per sfociare in un finale ambient, offrendo così un altro potenziale sbocco creativo al sound dei nostri.
The Explorer è comunque un disco di notevole qualità complessiva, piuttosto essenziale nel suo sviluppo, che pone all’attenzione della scena una band relativamente nuova e sicuramente dai notevoli mezzi; non dimentichiamo che il lavoro in realtà è stato partorito lo scorso anno e che solo ora trova una distribuzione adeguata, in grado di renderlo accessibile anche al di fuori dei confini nazionali.
Credo che i Minority Sound siano un nome da annotare per chi apprezza questo tipo di sound ed è ancora alla ricerca di qualcuno in grado di porsi come un’alternativa credibile alle band che ne hanno definito le coordinate qualche decennio fa.
Tracklist:
01.Hostile In Your Skull
02. Load Of Destruction
03. The Explorer
04. Zealots
05. Binary Child
06. Wipe Out The Virus
07. Fear
08. The End Of All
Line-up :
Otus – Samples, B+ass, guitar, lyrics
Gulesh :: guitars, vocals, lyrics
Šimon :: drums
Petr :: bass