Che Luca Frazzi sia da sempre la mia stella polare quando mi accingo a parlare di un disco penso non sia un mistero per nessuno fra quelli che sono soliti leggere le mie recensioni.
Ed è proprio a lui che ho pensato quando Simone, il boss di questa webzine, mi ha passato questo cd: mi è venuta in mente la sua stroncatura del primo disco di questa band pubblicata sulle pagine di Rumore, stroncatura che, sono sincero, mi è ha sempre tenuto lontano dalla loro musica. Il fatto che nel gruppo fosse coinvolto qualche componente pesantemente compromesso con giri totalmente diversi dal nostro (che è un giro molto selettivo ma fatto di persone schiette ed appassionate) mi aveva convinto che i Monaci non meritassero neppure un ascolto. Ora però che il disco l’ho fra le mani devo divergere, seppur molto a malincuore, con il parere del mio nume tutelare; a costo di infrangere la linea del centralismo democratico di berlingueriana memoria devo ammettere che si tratta di una band che suona davvero bene e con delle idee più che discrete. Certo, far uscire un disco nel quale la maggior parte dei brani sono cover suona come un’idea piuttosto paracula, ma bisogna altresì ammettere che sono riproposizioni fatte con una buona dose di buongusto e personalità. Che comunque Materazzi sia stato un giocatore mediocre (votato non per nulla come il peggior straniero che abbia calcato i campi della Premier League) nonché un uomo miserrimo (la testata Zidane avrebbe dovuto assestargliela in pieno viso) resta un fatto incontrovertibile!
TRACKLIST
1) Heart Shaped Box
2) Personal Jesus
3) Lamette
4) Come Out And Play
5) Il Mostro Di Pongo
6) Limbo Rock
7) One Step Beyond
8) Basta
9) California Dreamin’
10) Just Dropped In
11) Games Of Thrones
12) All About That Bass
13) Il Cuore è uno Zingaro
14) Quella Lenta
LINE-UP
Mario Guantanamo – Basso
Rodrigo La Lente – Chitarra
Zio Trabajo – Chitarra
Zizi Matano – Batteria