“Ma cosa mi dici mai” direbbe un trasognato Topo Gigio di fronte ad una mesmerica Raffaella Carrà. Una band di Phoenix, terra dei miei amatissimi Suns, che incide un album per una delle mie etichette di culto: Area Pirata. Perché, ne sono certo, i quattro Monkey Cat sono sicuramente tifosissimi di KD & Co., d’altronde sono persone di buon gusto.
Che dire invece di questo disco? Mettiamola così prima che il termine indie rock divenisse quasi oggetto di scherno, soprattutto per causa di troppi cantautori barbuti e le loro elucubrazioni (seghe mentali), sarebbe stato adattissimo per questo album che è garagistico senza essere lo-fi e pop senza essere – per nulla – banale.
L’uso del synth fa del gruppo proveniente dall’Arizona una pregevole combinazione fra i B 52’s meno wave ed i Soft Cell più punkizzati e, pezzi come Better, Think Think, Tail e Coming Back, sono dei veri e propri gioiellini che mettono il sorriso sulle labbra senza che questo suoni ebete o risaputo. Il modo di presentarsi particolarmente stiloso dei nostri porta ulteriore acqua ad un mulino che sa funzionare alla perfezione.
Se poi gli dei del basket facessero finalmente conquistare il titolo ai Suns beh la quadratura del cerchio sarebbe perfetta.
Monkey Cat
Tracklist
1. Super Swag 03:32
2. Better 03:06
3. Jumping in Puddles 03:38
4. No Sense 02:18
5. Think Think 03:36
6. Sizzle Crackle Boom 02:37
7. Tail 02:42
8. Days 03:56
9. Coming Back 03:23
10. Crooked Road 05:21
11. Hand in Hand 06:08