In Toscana, a Montesiepi, esiste una spada nella roccia. Fu inserita in quel masso nell’epoca oscura da un cavaliere errante, Galgano Guidotti, dopo che un angelo gli apparve dicendo: Questo è un luogo sacro e merita una croce! Senza avere del legno decise di prendere la propria spada e conficcarla nella roccia.
Il miracolo fece il resto. Una sera tre monaci provarono ad estrarre la lama che si spezzò.
Immediatamente l’intervento divino ricompose la spada. Ora sostituite San Galgano con Lux Interior e la spada con una chitarra, al posto dei tre monaci teppisti, metteteci due goliardici rockers ed una gothic girl…Avete appena letto la storia leggendaria dei Monos.
La realtà vuole però che la band nasca da una folgorazione (probabilmente non di origine divina) avuta da Mr. Bonobo e Mr. Gorilla rispettivamente alla chitarra e alla batteria. La loro prima uscita è datata 2019 mentre il nuovo album è alle porte.
Nel frattempo ripercorriamo la carriera di uno dei gruppi più underground della scena italiana. Signori e signore: i Monos!
(IYE) Non sapevamo che Lux Interior avesse figli illegittimi in quel della Toscana, vi ha mai legalmente riconosciuto? Scherzi a parte, come vi è venuto in mente di fare i Monos?”
(Band) I Cramps sono la base su cui si basano i Monos e non averli visti a Bologna nel lontano 2003 è un nostro grande rammarico, ma speriamo in un riconoscimento postumo da parte di Poison Ivy :-). l’idea della band nasce al festival beat del 2017 quando Diego (Mr Bonobo) e Claudio (Mr Gorilla) bevendo l’ennesima birra e guardando il concerto delle 5’6’7’8’s hanno deciso di mettere su una band, dopo aver sperimentato un po’ anche con altri strumenti (varie persone al basso, un paio di sassofonisti). Abbiamo deciso di spingere come duo ed abbiamo prodotto un singolo in 30 copie in vinile 5″ (avete letto bene), è andato bene come recensioni, trasmissioni radio e per i live, quindi di conseguenza è nato il nostro primo album “The Peep-Show”, stavolta prodotto come cd allegato ad una rivista da noi creata, un disco scritto e registrato di pancia.
Arrivato il covid vi siete fermati come tutti. Poi avete Fatto uscire un EP “Jizz” ed il vostro secondo LP “The Creepshow of Monos”, che approccio avete con questi lavori?
Il covid ha rallentato come tutti l’attività live, ma abbiamo deciso di far uscire un Ep su vinile 7″ “Jizz”, unico disco di cui suoniamo tutte le canzoni live e con una qualità sonora piu’ pop ma ci garba un casino!
Nel 2023 e’ arrivato “The Creepshow Of Monos” un disco veramente marcio e grezzo, inspirato ai classici della Universal, registrato con attrezzatura rotta, è quello che ad oggi corrisponde più al nostro suono anche dal vivo fatto di feedback, urla ed errori, peccato che nell’immediato non abbia avuto il giusto impatto sul pubblico.
Prima del vostro stop forzato dovuto alla salute di Mr Bonobo (adesso risolto), avete messo su un operazione di immagine (furbetti!) assumendo una ragazza tra le vostre fila al basso. Attitudine punk, stile da gothic GF e tanta voglia di mettersi in gioco. Cosa ha portato Koko (aka Sara) al gruppo?
Sara e’ arrivata nel 2023, ci seguiva già da tempo nei live, come detto in precedenza avevamo provato già altri bassisti in sala prove, eravamo un po’ in crisi come duo , pochi live e vena artistica un po’ asciutta, abbiamo provato ad inserire un terzo elemento, volevamo però qualcuno che conoscesse il genere ed abbiamo proposto a lei di entrare nella band, Koko si e’ messa di “buzzo bono” come si dice dalle nostre parti ed ha imparato tutto il repertorio in 1 mese esordendo live in apertura ai Rock’n’Roll Kamikaze e non facendo errori (a differenza di Mr. Bonobo e Mr. Gorilla ah ah ah). Ovvio che l’estetica fa parte del circo del rock’n’roll ma ci garba anche cosi’.
Koko dice: come fan il fatto che mi abbiano chiesto di entrare mi ha fatto subito piacere, il rock’n’roll primitivo dei Monos che è alla base di ogni canzone ha un’influenza diversa in ogni pezzo (e qui è la fan che parla ah ah ah), ma l’attitudine è importante e nella band non viene trascurata, sin dalle prime prove ho trovato che la sintonia tra noi fosse una cosa più unica che rara.
E adesso un nuovo singolo che, però, non sarà incluso nel nuovo album. Una scelta che sino a qualche anno fa la facevano anche band blasonate. Cosa dobbiamo aspettarci dai prossimi progetti?
“Road to perversion” era nel cassetto da un po’ ma la lunga assenza dai palchi dovuta ai problemi di salute di Mr. Bonobo e la lungaggine nell’organizzare le registrazioni del nuovo disco “Sin Alley”, ci ha portato a decidere di farla uscire da sola, facendole fare a sportellate nel mondo streaming, così da far capire a tutti che non siamo spariti… anzi, siamo qui pronti a farvi ronzare le orecchie!
Volete spiegare perché nel logo avete i capelli e come dovrebbe reagire il pubblico quando scopre dal vivo che solo 1 su 3 li ha davvero?
Abbiamo deciso di dare un svecchiata al vecchio logo visto l’ingresso di Koko. Monos in spagnolo significa scimmie ed i teschi che si vedono non siamo noi ( Diego, Claudio e Sara), ma i nostri avatar scimmieschi (Mr. Bonobo, Mr Gorilla e Koko), tutti si soffermano sul discorso capelli, ma nessuno sul fatto che tutti e tre hanno la barba!!!
(Vero, scusa Sara…n.d.r.)
“Road to Perversion”, disponibile su bandcamp, si propone con la veste lo-fi tipica del garage-punk, giri presi direttamente dal rock and roll e, sorprendentemente, un cantato pulito, giocosamente lascivo, dal retrogusto glam, per ricordarci che i Monos sono là, dietro l’angolo, pronti a colpirci con nuova musica.
Grazie a Il Santo per supporto e revisione.