I Movimento Artistico Pesante, formazione a tre composta da Gianmaria Gobbetti, Thomas Cordioli e Valentino Torresendi (tutti e tre musicisti d’esperienza), debuttano con i nove brani di questo album omonimo. Il disco, pubblicato per Manzanilla MusicaDischi, dà vita a un math rock/post rock che fa della ricerca della melodia uno dei suoi obiettivi primari.
Il grezzo e squadrato iniziare di Bardolino, cogliendo di sorpresa, muta forma e schizza via nello spazio (aprendosi ed esplodendo nel finale), mentre il morbido ed emotivo avvolgere di Baikonur (anch’esso in crescita nella parte conclusiva), introduce l’incalzante sfrecciare di Disco Baldo e i riflessivi accordi di chitarra di II. Spreewald, invece, pur ricollegandosi, in parte, al precedente pezzo, preferisce muoversi su calde atmosfere asfittiche dove, tra cori e suoni aggressivi, trovare la via d’uscita diventa decisamente difficile. A riportare una boccata d’ossigeno è il ritmato correre di KFK che, vivace e ipnotico, deflagra nella seconda parte, lasciando spazio alle chitarre timide di Intro e al cerebrale ipnotizzare di Pezzo Dei Queen. Gli universi paralleli generati da Van Basten, infine, chiudono il disco, sviluppando strati di tensione sempre più difficili da gestire.
Il disco di debutto dei Movimento Artistico Pesante, nonostante commetta l’errore (tipico del post rock) di affidarsi con eccessiva frequenza alle dinamiche in crescendo, dimostra di essere un lavoro interessante e convincente. I nove brani proposti, infatti, mediando con sapienza tra complessità e immediatezza (grazie alle molte aperture melodiche), catturano l’attenzione e coinvolgono. Ci troviamo di fronte a un esordio che lascia ben sperare per il futuro.
Tracklist:
01. Bardolino
02. Baikonur
03. Disco Baldo
04. II
05. Spreewald
06. KFK
07. Intro
08. Pezzo Dei Queen
09. Van Basten
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