La Sub Pop Records ha annunciato di avere in programma la ristampa per il trentennale di “Every Good Boy Deserves Fudge” dei Mudhoney, la cui uscita è prevista per il prossimo 23 luglio.
Originariamente pubblicato dalla stessa Sub Pop nel 1991, è stato il secondo album della band di Mark Arm (escludendo l’epocale Ep “Superfuzz Bigmuff” del 1988) ed ebbe una genesi piuttosto travagliata, con continui rinvii dovuti allo stato di enorme difficoltà economica (e la conseguente impossibilità di trattenere i gruppi più talentuosi del proprio roster) in cui all’epoca versava l’iconica etichetta di Seattle, che era a rischio bancarotta e vide progressivamente perdere le band che aveva fatto esordire (Nirvana e Soundgarden su tutte) e che in seguito avrebbero raggiunto il successo mondiale mainstream con l’esplosione del movimento “grunge“. Anche i Mudhoney, agli inizi punta di diamante della scuderia Sub Pop, erano già separati in casa e stavano pensando di cambiare label, al tempo delle registrazioni di “Every Good Boy Deserves Fudge“, e la situazione in casa Sub Pop era talmente indebitata e disperata che i fondatori, Bruce Pavitt e Jonathan Poneman, furono costretti a firmare una joint venture con la major Warner Music Group, cedendo loro il 49% dell’etichetta (e a stipulare un accordo con la Geffen Records per ricevere le royalties dalle vendite di “Bleach” dei Nirvana e dall’1% dell’incasso di ogni copia venduta di “Nevermind“) per garantirsi la sopravvivenza, che risollevò le casse dell’etichetta, ma le fece perdere il suo status e ruolo fondamentale di label indipendente d’avanguardia nel rock ‘n’ roll agli inizi degli anni Novanta. I Mudhoney, pur avendo già in cantiere di fare il salto su una major (e firmare, poco tempo dopo, per la Reprise Records) fecero comunque uscire “Every Good Boy Deserves Fudge” sulla Sub Pop, in segno di amicizia e riconoscenza verso Pavitt e Poneman, che li avevano lanciati tre anni prima (e contribuito anche a valorizzare la precedente formazione in cui militavano Mark Arm e Steve Turner, i Green River).
La reissue dell’album si presenterà in versione espansa, che includerà le tracce originarie del disco, più un bonus Lp di 15 brani e un cd contenente materiale aggiuntivo, con sette pezzi inediti. Keith Cameron (giornalista del magazine MOJO e biografo dei Mudhoney) ha contribuito alle note di copertina (che è stata ridisegnata rispetto alla cover del 1991) il tutto arricchito da foto d’archivio e un poster pieghevole a colori. La band, per l’occasione, ha rimasterizzato il videoclip (diretto da Duncan Sharp) della canzone “Ounce Of Deception“, pubblicata nel 1991 come b-side del singolo “Let It Slide“, poi inserito anche nella raccolta “March To Fuzz“. Qui è possibile effettuare il pre-order.
Ma le novità non sono finite: il quartetto di Seattle parteciperà anche al Record Store Day di quest’anno, per il quale darà alle stampe (in sole 2500 copie) nella prima “drop” del 12 giugno, uno split 7” condiviso coi Meat Puppets, composto da una cover per gruppo: i Mudhoney hanno realizzato la cover di “Warning“, brano degli Aynsley Dunbar Retaliation del 1967 (portato alla notorietà dai Black Sabbath tre anni dopo, nel loro eponimo album d’esordio) mentre i Meat Puppets hanno rivisitato “One Of These Days” di Early Montgomery, canzone poi resa popolare da George Jones nel 1972.