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Recensione : Murg – Varg & Björn

Buon album, colmo di pathos, sicuramente un ascolto obbligato per gli appassionati del lato più tradizionale del black, quelli innamorati dei suoni scarni e furiosi dei bei tempi che furono.

Il duo svedese Murg licenzia il proprio debutto, Varg & Bjorn (il lupo e l’orso), opera di primordiale black metal, senza alcuna concessione a suoni che non siano di puro metallo nero e glaciale, a tratti epico, tra parti efferate e veloci ed altre cadenzate e di buon impatto.

Si punta molto sulle atmosfere amate dai fan del genere, i brani non offrono più che elementare black metal degli anni ‘90, ma il piglio epico e l’aura declamatoria alzano il valore di questo lavoro, tutto sommato di agevole assimilazione, almeno per chi è abituato al genere.
La natura è sempre in primo piano: i due predatori cercano cibo tra lande di ghiaccio, foreste e bianco che ci circondano fino all’orizzonte, una natura violenta ma affascinante, un gelo che violenta, la solitudine che attanaglia, raccontata da uno screaming declamatorio e raggelante, proveniente da un mondo che si fa sempre più ostile.
Il loro meglio i Murg lo offrono nei brani cadenzati, dove esce quell’atmosfera epica che avvolge tutto l’album: non solo un assalto sonoro, quindi, ma una serie di note fredde rese ancor più estreme dalla sensazione di sentirsi una preda che l’ascoltatore tocca con mano tra i solchi del disco.
Siamo su coordinate care al black vecchia scuola: i riff ripetuti e scolastici, anche se non brillano per fantasia o tecnica, colpiscono sotto l’aspetto del pathos, con due o tre brani molto riuscite sotto questo aspetto come la furiosa e battagliera Grannen är Din Fiende, l’epica Massvandring & Blodbad, vera e propria traccia d’altri tempi ed ottimo esempio di black metal freddo e fiero come i due predatori della foresta.
Altro brano una spanna sopra gli altri risulta Farsoternas Afton, con i suoi intermezzi acustici che creano una sorta di quiete prima che la tempesta torni a sferzare la foresta dove Varg & Bjorn continuano la caccia alla preda ormai esausta.
Buon album, colmo di pathos, sicuramente un ascolto obbligato per gli appassionati del lato più tradizionale del black, quelli innamorati dei suoni scarni e furiosi dei bei tempi che furono.

Tracklist:
1. Vindarna Luktar Rök
2. Nejderna Brinner
3. Grannen är Din Fiende
4. Massvandring & Blodbad
5. Den Starkes Rätt
6. Farsoternas Afton
7. Varg & Björn
8. Ett Slut, Ingen Början

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