Dalla fredda Bielorussia, precisamente dalla città di Minsk, arriva questo combo dedito ad un modern metal dalle influenze più svariate e dal sound molto vario.
I My Last Solace sono al secondo mini digitale, dopo “Across The Words”, uscito autoprodotto due anni fa.
Echoes Follower è composto da quattro brani che amalgamano tra loro vari generi in un unico sound dall’ottimo groove, tra accenni di death melodico scandinavo, nu metal e core, ed il risultato non può che essere un metal moderno dalle ritmiche telluriche, sostenuto da chitarre aggressive ed un cantato che risulta il punto di forza del gruppo, ottimo e personale sia nel growl che nelle clean e usato senza fossilizzarsi nell’abusato “strofa in growl e ritornello clean”.
I My Last Solace partono in quarta con No More e Darkness, tracce che sono esempio delle caratteristiche del sound del gruppo, mentre note acustiche aprono Oasis PT2, canzone che si sposta verso lidi alternative, con ritmi che si fanno tribali, cantata con voce pulita e che si rivela l’episodio migliore del lotto.
New Dawn, cantata in lingua madre, torna su ritmi sostenuti: veloce e devastante all’inizio, possiede un break centrale che torna all’alternative per poi cavalcare il death melodico con buoni risultati.
Ottima band dalle notevoli potenzialità, i quattro bielorussi riescono nella non facile impresa di risultare personali nel proporre un sound che oggi comincia a tirare la cinghia, amalgamando i vari generi con sagacia e donando così ai brani più di uno spunto di interesse.
Pensate ad un incrocio tra il il metal estremo degli Slipknot, il death melodico degli In Flames e l’alternative dei Stone Sour ed avrete un’idea del sound dei My Last Solace.
Urge un full length per entrare del tutto in competizione con gli act centro europei, nel frattempo se siete amanti delle sonorità elencate date un ascolto a Echoes Follower, lo merita.
Tracklist:
1. No More
2. Darkness
3. Oasis Pt 2
4. New Dawn
Line-up:
Sergey Davydov – guitar, music
Max Samusevich – vocal, lyricsebook
Viacheslav Gavrilov – bass
Andrey Golovin – drums