Nàresh Ran non è uno pseudonimo, ma il vero nome del fondatore e proprietario della Dio Drone, una delle etichette più interessanti del panorama italiano e non solo. Nàresh è passato in mezzo a molte esperienze, fin da piccolo ha coltivato la musica come passione e come arte interiore e propria.
Come tante persone è partito da una certa visione musicale per arrivare a quella che forse è la forma meno musicale ma più pura della muscia : l’ambiento mischiato alle registrazione dell’ambiente circostante, o field recording qual dir si voglia. Re Dei Re Minore è un lavoro costruito intorno ai suoni che ci attorniano, uno scambio come per osmosi, noi ci nutriamo di loro e loro si nutrono di noi.
Il disco è il risultato di un anno di ricerca sonora, ma in realtà la ricerca di Nàresh Ran dura da molto di più, è il racconto di una vita passata a ricercare qualcosa in vari stili e in vari generi per poi approdare a qualcosa che è racchiuso in queste quattro tracce di lunga durata. L’autore non usa la classica tecnica della registrazione in studio, a tavolino, ma esce fuori allo scoperto, registra i suoni con registratori portatili e poi li processa per incastonarli in unna nuova creazione.
Le tracce sono tutte di lunga durata, sono piccole arie molto belle e delicate, in confronto a tanti altri produttori di ambient Nàresh Ran riesce ad andare più in profondità, cogliendo nell’essenza stessa del suono la radice delle sue canzoni. Il minimo comune denominatore è il viaggio, e viaggiando si assorbono suoni ed esperienze diverse, e la diversità è la nutrice di questo lavoro, registrato fra Praga, Pennabilli, Tenno e Firenze.
Oltre che aver capito e sostenuto alcune avanguardie sonore Nàresh Ran ci porta lontano anche con il suo lavoro, in posti ancora in larga parte sconosciuti, ma che più che essere conosciuti vanno ascoltati e vissuti, non c’è da capire, bisogna immergersi e basta. Re dei Re Minore è un vivere il suono in maniera differente, e di conseguenza anche a vedere le cose in maniera diversa, abituando le orecchie e gli occhi a recepire.
Un lavoro molto potente e dall’aura molto forte, di una autore che sa dove andare, molto lontano sicuramente, esce inoltre per due ottime etichette l’olandese Breathe Plastic Records e per l’italiana Toten Schwan, etichetta che di universi sonori ce ne ha fatti ascoltare molti.
Track List
01 kutna_hora
02 veglia
03 a_r
04 re_minore