Apre l’opera il ritmo inarrestabile della desertica Veglia Sui Nostri Figli che, tra voce fantasmatica, colpi di batteria e chitarre inafferrabili, introduce il sofferto e crudo scorrere della sporca e sudata Radice Mangia Radice (Cesare Basile approverebbe di sicuro).
Un Intero Giorno, arida e apocalittica (merito anche dei drones alle spalle), abbraccia con la sua fragile emotività in crescendo, mentre Sugli Aghi, come una nebulosa tempesta di sabbia, si abbatte su di noi, lasciando che a proseguire sia il morbido e delicato accarezzare di Tre Lune e il misterioso scivolare di Partinico.
Per Quello Che Ho Fatto, infine, timida e delicata, scandita da un semplice ritmo di tamburello e note di chitarra, cede spazio all’intenso risvegliarsi di Una Preghiera Semplice (molto riuscito l’arrangiamento d’archi) e allo spettrale concludere dell’infernale La Mattanza Dei Diavoli.
Il primo disco in solitaria di Salvo Ladduca impressiona molto per l’alta qualità presentata. I nove brani proposti, pur pescando a piene mani da quanto già fatto da artisti ben noti (Tom Waits, Hugo Race, Cesare Basile, ecc…) riesce a mostrare una personalità chiara e decisa, convincendo ed entusiasmando in ogni sua parte. La Sicilia è una terra fertile e questo lavoro ne è la dimostrazione.
Tracklist:
01. Veglia Sui Nostri Figli
02. Radice Mangia Radice
03. Un Intero Giorno
04. Sugli Aghi
05. Tre Lune
06. Partinico
07. Per Quello Che Ho Fatto
08. Una Preghiera Semplice
09. La Mattanza Dei Diavoli
Line-up:
Salvo Ladduca