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Recensione : Necropsy – Buried In The Woods

Buried In The Woods conferma un buon momento di stabilità ed una ritrovata continuità nel creare musica estrema da parte dei Necropsy, a conferma che la Xtreem ci ha ancora visto giusto e che il death metal della band può così tornare a far male.

Band culto del panorama death scandinavo, in questo caso finlandese, i Necropsy licenziano quest’ultimo lavoro tramite la Xtreem Music, già con il suo logo in bella mostra nel precedente ep Psychopath Next Door di due anni fa.

Gruppo dall’ormai lunga storia, il quintetto scandinavo torna a ruggire in questo periodo di rinnovato interesse per i suoni estremi old school, specialmente nell’underground, dove non passa giorno senza trovarsi al cospetto di vecchi marpioni e nuove leve alle prese con il death metal di inizio anni novanta.
E i Necropsy di anni sul groppone ne hanno eccome, attivi dalla fine degli anni ottanta e protagonisti nella storica scena nel decennio successivo, trainati dai gruppi che hanno fatto la storia del genere su al nord.
Una lunga serie di demo ed un ep dal 1989 al 1993 e po un lunghissimo silenzio fino al 2011, con l’uscita di Bloodwork, di fatto primo lavoro sulla lunga distanza del gruppo.
Buried In The Woods conferma un buon momento di stabilità ed una ritrovata continuità nel creare musica estrema da parte dei Necropsy, a conferma che la Xtreem ci ha ancora visto giusto e che il death metal della band può così tornare a far male.
La carica è quella giusta, l’impatto non si discute e così questi trentacinque minuti di delirio estremo possono sicuramente fare la gioia dei deathsters incalliti, pregna di quel mood oscuro e bestiale, che sono le virtù del combo finlandese.
Come da copione il death metal dei nostri è una veloce cavalcata verso l’inferno, i rallentamenti doom/death, cari alla scuola classica sono monolitici e pesantissimi e la band ci sguazza, creando atmosfere di blasfema musica estrema che, se non ha grossi picchi, non scende neppure sotto una buona media, così che le varie Cold Fart Morbidity, Full Moon Catlin, Best Day Ever e la conclusiva Father Eresy possano soddisfare gli amanti del genere.
Buona prova di tutti i musicisti coinvolti, e molto ben strutturate le parti rallentate, morbose e soffocanti, per un lavoro che non cambierà certo lo status di genere underground del death metal old school, ma che risulta una buona uscita tra le tante che in questo periodo hanno invaso il mercato discografico.

TRACKLIST
1. Buried in the Woods
2. Cold Fart Morbidity
3. Just Sharpen My Knife
4. Dead Inherit the Land
5. Full Moon Catlin
6. Pages of Flesh
7. Best Day Ever
8. Father Heresy

LINE-UP
Janne Kosonen – Guitars
Tero Kosonen – Vocals
Ville Vartiainen – Bass
Hannu Väänänen – Drums
Sami Heinonen – Guitars

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