Un’altra orrenda notizia arriva a funestare anche questa ultima parte del 2021. Ci ha infatti lasciati, a 57 anni, Marco Mathieu, storico bassista della hardcore punk Negazione.
L’annuncio è stato dato dallo stesso gruppo torinese sui suoi profili social. Purtroppo Marco non è sopravvissuto al coma vegetativo sopraggiunto quattro anni fa, nel luglio 2017, a seguito di un incidente stradale causato da un ictus che lo aveva colto mentre era alla guida di uno scooter. Membro fondatore dei Negazione, Mathieu vi ha suonato dal 1983 al 1992, registrando dischi fondamentali per la scena hardcore e rock ‘n’ roll italiana come gli Ep “Condannati a morte nel vostro quieto vivere” e “Tutti Pazzi“, e gli album “Lo Spirito Continua“, “Little Dreamer” e “100%“, e rendendosi protagonista, insieme al quartetto, di infuocati tour europei che gli hanno fatto guadagnare il rispetto di tutta la scena HC al di là delle Alpi.
Il 6 marzo (giorno del compleanno di Marco) 2019 l’ex compagno di band Roberto “Tax” Farano aveva pubblicato, insieme al musicista Paolo Spaccamonti, “Young Till I Die“, un singolo dedicato all’amico bassista, in quei giorni sospeso in lotta tra la vita e la morte. Mathieu è stato anche giornalista, scrittore e documentarista. Prima dell’incidente, aveva in cantiere l’idea di realizzare un documentario (che avrebbe dovuto avere il titolo “Tutti Pazzi – Do You Remember Negazione?”) e un romanzo (provvisoriamente intitolato “Lo spirito continua”) incentrati sulla storia della Negazione.
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