Parte infatti tutto dalla WindPro, società con l’ambizione di realizzare un parco eolico all’interno di quello naturale del Taunus e che spera di potersi risollevare da un possibile fallimento grazie ai contributi statali, nella cui sede viene ritrovato morto un guardiano notturno.
I mezzi fino ai quali ci si può spingere per ottenere tale obiettivo verranno svelati nel corso delle 500 pagine, che scorrono veloci e piacevoli.
Il racconto è ben articolato, andando avanti vengono aggiunti particolari che dipanano i vari intrecci e aumentano la comprensione dell’intricata trama. Pagina dopo pagina vengono aggiunti pezzi del puzzle facendo aumentare la voglia di andare avanti nella lettura.
Ritroviamo infatti all’interno di un quadro tortuosamente connesso una intera comunità che si oppone alla realizzazione di questo parco eolico, esperti climatologi che si sono fatti soggiogare dal potere del denaro, dirigenti disposti a tutto, doppiogiochisti che mossi da vendetta personale, fame di denaro, cinismo, ostacolano i gruppi a cui apparentemente appartengono.
Il bene personale viene prima del bene collettivo e del rispetto dell’ambiente e chi la pensa diversamente viene messo alle strette, ingannato, barbaramente ucciso.
Oltre al tema principale si sviluppa una vicenda parallela legata alla manomissione di alcuni dati in un laboratorio di studi meteorologici, a identità nascoste e amori bruscamente interrotti, che finirà per coinvolgere Bodenstein personalmente e lasciare Pia al comando e alla risoluzione finale del caso.
Non importa quanto bene sia stato architettato il piano, sappiamo cosa raccoglie Chi Semina Vento.