Il veronese Nelide Bandello, batterista già membro di diverse band (tra cui Lecrevisse, Il Generale Inverno, Bottin), ritorna in veste solista (accompagnato da Pier Bittolo Bon, Enrico Terragnoli e Stefano Senni) con il suo secondo disco lungo, Bar Tritolo. L’opera, composta da undici brani e pubblicata da El Gallo Rojo Records, avvolge con il suo jazz raffinato e multiforme.
L’intreccio sonoro, lievemente teso e misterioso, di There Will Never Be Another Youth, appoggiandosi a ritmiche essenziali ma inarrestabili, apre al precario tremolare di chitarra di We Pod e al travolgere nervoso di Growl (alcuni momenti quasi sconfinano nel noise, la seconda parte ritorna su rotte più tranquille).
L’accogliere timido e minuto di Riscolum, facendo della morbidezza e della pacatezza le sue caratteristiche principali, introduce le atmosfere più cupe (governate da chitarra e sax) di Go Fish It, mentre il sinuoso procedere della serpeggiante El Toro (il finale acquista un piglio rock ruvido e grezzo) cede spazio all’introduzione elettronica di Svegliati, Cazzo! e al sali-scendi ipnotico di Licmophora.
Rev Donut Nr 3, infine, tra meditazioni soniche e ronzanti corde di chitarra, lascia che a chiudere siano il cerebrale friggere di strumenti di Bar Tritolo e il matematico intrico dell’incalzante e spigliata Plot Device.
Il secondo disco lungo di Nelide Bandello, mescola la morbidezza del jazz con la ruvidità di sonorità più vicine al math rock e all’hardcore (merito anche dei suoni fatti da Andrea Cajelli a La Sauna Recording Studio). Il risultato finale è un qualcosa che, nonostante il suono tendente al grezzo, riesce a concedersi ampi spazi di raffinatezza. Un disco interessante.
Tracklist:
01. There Will Never Be Another Youth
02. We Pod
03. Growl
04. Riscolum
05. Go Fish It
06. El Toro
07. Svegliati, Cazzo!
08. Licmophora
09. Rev Donut Nr. 3
10. Bar Tritolo
11. Plot Device
Line-up:
Nelide Bandello
Piero Bittolo Bon
Enrico Terragnoli
Stefano Senni