iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999

Recensione : Nero Alchemist – Vol.ii

Molto valido, quindi, questo lavoro, tenendo conto dell'enorme operato del musicista, un vero maestro degli strumenti, ottimo cantante e bravissimo in fase di produzione: cercatelo e scoprirete un altro talento di cui andare fieri.

Nero Alchemist è il progetto solista del polistrumentista Silvestro Ascari e Vol.II segue il primo lavoro di qualche anno fa dal titolo “Experiments Vol.I”.

Il nuovo album, interamente ideato, suonato e prodotto dal musicista nel proprio studio, continua a viaggiare su strade hard rock classiche, a tratti modernizzato da una produzione che risalta le ritmiche e l’ottima voce di Ascari.
A parte l’intervento di tre ospiti (Luca Banin, Massimo Fusetti, Massimiliano Maestri) il musicista si destreggia alla grande con tutti gli strumenti, regalando una buona raccolta di canzoni varie anche se non si esce dall’hard rock, non troppo derivativo e per questo ancora più affascinante.
L’album parte alla grande, durezza e melodia sono le facce della stessa medaglia di un sound corposo, così che In While e In Sell For Free centrano subito il bersaglio.
La chitarra graffia, le ritmiche sostenute fanno da struttura al castello musicale di Ascari, che impreziosisce le canzoni con un’ottima prestazione vocale, colma di feeling e dall’ottimo appeal.
Bellissima la semiballad A Last, preceduta dal sound cangiante e frenetico di Under An Evil Spell, così come le ritmiche sabbathiane sul finire di Atomic Blue, altro brano davvero riuscito.
Difficile trovare dei paragoni, Ascari cambia le carte in tavola da un brano all’altro, mantenendo ben salde le redini di un songwriting ispirato, che ha nell’epica e trascinante Every Time I Die accenni ai primi Ten di Gary Hughes era “The Robe”.
Burning Bridges è il brano più oscuro del lotto, un cadenzato che lascia alla voce il compito di modernizzare il sound con un cantato dark e spettrale.
Minor God conclude questo secondo volume tornando all’hard rock dei primi brani e confermando lo stato di grazia dell’artista che è riuscito a confezionare un lotto di brani piacevoli e sicuramente consigliato agli amanti del genere.
Molto valido, quindi, questo lavoro, tenendo conto dell’enorme operato del musicista, un vero maestro degli strumenti, ottimo cantante e bravissimo in fase di produzione: cercatelo e scoprirete un altro talento di cui andare fieri.

Track List:
1.In a While
2.In Sell for Free
3.Midnghit sun
4.Democle’s Sword
5.Under an evil Spell
6.A last
7.Atomic blue
8.Every Time I die
9.Burning Bridges
10.Minor God

Line-up:
Silvestro Ascari – All instruments, Vocals

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Kensington – Control

La band capitanata da Casper Starreveld ha creato un album che ha il destino già scritto prima di arrivare all’orecchio dei fans, una raccolta di canzoni pregna di atmosfere melanconicamente melodiche, con più di un riferimento al rock alternativo degli ultimi vent’anni, molto britannico concettualmente, ma assolutamente già sentito sui canali e radio specializzate in musica e cultura indie.

The Pier – The Pier

Per gli amanti del genere un album da ascoltare a più riprese, ed una band da seguire visto l’enorme potenziale artistico.

Somnium Nox – Apocrypha

Con coraggio e personalità i due musicisti australiani incorporano in un’unica opera quella che è stata l’evoluzione del genere dagli ormai lontani primi anni novanta

RIMANI IN CONTATTO

CANALE TELEGRAM
GRUPPO WHATSUP