Promiscuità, galleggiando su drones tesi e densi di malessere, definisce atmosfere dai toni ansiogeni, contrapponendosi al morbido sprofondare de Gli Avanzi (violentato da incursioni noise nel finale) e all’aggressivo svilupparsi (interrotto da momenti più melodici e accattivanti) de L’Amputazione. Borderline, malinconica e più aderente al classico formato canzone, pur non rinunciando a disorientare, accarezza con il suo spirito velato di malessere, mentre La Vita Che Passa, sotto una densa coltre di synth, basso e batteria, sviluppa dinamiche in crescendo, lasciando che a proseguire sia il caldo avvolgere di Salmo 11. Il gelido deserto sonoro di Incolume, infine, travolgendo con le sue tempeste di ghiaccio, cede il passo al nero basso de La Tossicità Della Felicità (a suonare ci sono anche Bruno Dorella e Umberto Palazzo) e al disteso concludere della raffinata Ailin (a cui seguono gli orizzonti di chitarra generati dalla bonus track).
Con questo nuovo lavoro, Gianluca Lo Presti si mette completamente a nudo, non lasciando spazio a compromessi. Il risultato è un qualcosa di molto genuino, ma allo stesso tempo di ruvido e ostico. Ci troviamo di fronte a un synth pop per orecchi molto allenati. Se non siete amanti della musica da decifrare, il consiglio è di dedicarvi ad altro.
Tracklist:
01. Promiscuità
02. Gli Avanzi
03. L’Amputazione
04. Borderline
05. La Vita Che Passa
06. Salmo 11
07. Incolume
08. La Tossicità Della Felicità
09. Ailin
Line-up:
Gianluca Lo Presti
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