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Recensione : New Babylon – My New Baby

Roma come Los Angeles negli anni ottanta? A sentire l'Ep di esordio dei New Babylon, parrebbe proprio di sì …

Roma come Los Angeles negli anni ottanta? A sentire l’Ep di esordio dei New Babylon, parrebbe proprio di sì …

La band capitolina, fondata dall’ex chitarrista dei thrashers Enemynside, Matteo Bellezza, licenzia questo ottimo lavoro di street, sporco e cattivo, convincendo ed esaltando i fan dei suoni più punkizzati della Sunset Boulevard, aggiungendo un tocco di rock’n’roll scandinavo, il giusto per non risultare troppo vintage.
Invero la band aveva già prodotto un promo omonimo nel 2008, dividendo poi il palco con le nuove leve del genere come Babylon Bombs e Crashdiet, ma anche con vecchi marpioni della scena statunitense come Fater Pussycat e Enuff’Z Nuff.
Dopo una fase di stallo durata un anno e mezzo, ecco il ritorno con una line-up rinnovata, con la quale la band comincia a scrivere i brani di My New Baby, uscito finalmente in questo fine anno, composto da cinque brani di sleazy, street, rock’n’roll o come diavolo vi piace definirlo, grintoso, stradaiolo ed energico, carico di anthem e di un fottuta attitudine punk che avvicina la band tanto alle nuove leve nord europee che alle band della città degli angeli, una su tutte, a mio parere, i L.A Guns di Tracy Guns, il grande escluso dal carrozzone Guns’n’Roses.
Forti dell’arrivo in line up del singer Freddy Wolf dagli Stick It Out, ottimo interprete, grintoso e graffiante, Jonna alla sei corde, ex The Guestz, l’altro ex Enemynside Pan al basso e Il Sergente al drumkit, i New Babylon sono pronti per conquistare gli amanti del rock più sanguigno, trasformando le rive del Tevere nei più sporchi vicoli della città in cui per un certo periodo si consumarono vite e carriere, in un delirio di sex, drug and rock’n’roll, diventando l’emblema di una generazione cresciuta tra lustrini e paillettes.
L’attitudine stradaiola esce prepotentemente allo scoperto già da Can’t Stop, ottima song che dà il via alle danze, con un riff avvincente, un grande refrain e via a scorrazzare per trent’anni di rock, con la voce del singer, dal tono strascicato, che sprizza musica del diavolo da tutti i pori ed i ritmi che si mantengono straordinariamente catchy, anche nella successiva Any Given Day (Big Brother).
La title track si candida come hit del lavoro, vero inno della band, da cantare a squarciagola in sede live e mentre ci schiariamo la gola con l’ennesimo e letale mix di birra e whiskey, The Big House Of Love, la più scandinava del lotto, lascia a One Step Father, alternata da ritmiche tra l’hard rock ed il punk, l’onore di chiudere al meglio questo ottimo Ep.
Band dal grande potenziale, assolutamente da seguire, i New Babylon partono col piede giusto; ora tocca a voi supportarli, aspettando che il primo passo si trasformi in corsa verso l’indispensabile full length.

Tracklist:
1.Can’T Stop
2.Any Given Day (Big Brother)
3.My New Baby
4.The Big House Of Love
5.One Step Further

WOLF – vox
MATT – gtr
JONNA – gtr
PANE – bass
SGT – drum

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