Passato ormai almeno un anno e mezzo da “Otto”, i piemontesi Niagara (Davide Tomat e Gabriele Ottino) ritornano con Don’t Take It Personally, il loro secondo capitolo lungo (nel mezzo c’è stato solo un ep digitale composto da quattro pezzi). I dieci brani che compongono il disco (in uscita sempre per Monotreme Records) riprendono il discorso iniziato con il precedente, ponendo maggior cura ai dettagli e delineando morbidi paesaggi elettronici.
Gli echi e la leggera ritmicità di John Barrett ci introducono in un accogliente mondo fatto di calore e piccole cose, mentre il leggero friggere di Fat Kaos si combina con le sue melodie ondeggianti e lievemente assonnate, contrastando con il più tirato correre (giocato su suoni compressi e vagamente opprimenti) di Vanilla Cola.
Le ampie distese fatte di synth e tastiere di Speak & Spell, invece, riportando pace e serenità, galleggiano fino alle rive della frammentata e svogliata Laes (che poi sorprendentemente fiorisce e si riempie di luce), lasciando che a proseguire sia l’ammiccante e sinuoso procedere dell’accattivante Curry Box.
Popeye e la sua incredibile tranquillità fatta di lunghi respiri sonori, infine, apre al crescere incalzante e travolgente di China Eclipse (merito della componente ritmica), allo spirito più robotico e tamarro di Else e ai rallentamenti vocali della dilatata e placida Bloom.
Con questo nuovo lavoro i Niagara, mettendo leggermente da parte la vena sperimentale per concentrarsi maggiormente sulla componente melodica e sulla cura del dettaglio, danno vita a dieci brani che si insinuano nella testa dell’ascoltatore fin dal primo momento, giocando a restare in equilibrio fra orecchiabilità ed eccentricità. Un graditissimo ritorno.
Tracklist:
01. John Barrett
02. Fat Kaos
03. Vanilla Cola
04. Speak & Spell
05. Laes
06. Curry Box
07. Popeye
08. China Eclipse
09. Else
10. Bloom
Line-up:
Gabriele Ottino
Davide Tomat