“Ubt”, ovvero Underwater Ball Quintet, è il nuovo disco dei Nidoja per Angapp Music. I Nidoja sono un quintetto italo svedese di musica mediterranea, di improvvisazione e soprattutto di ritmo e bellezza, al di là dei generi e delle etichette per i quali andiamo così matti.
Il gruppo nel 2005 da un’idea di Nicoletta D’Auria al violoncello e Domenico Monaco all’elettronica e alle percussioni, negli anni hanno collaborato con musicisti e progetti musicali provenienti da tutto il mondo e per questo disco hanno fatto questa formazione che da il titolo al disco e che oltre a Nicoletta e Domenico vede Eric Forsmark alle percussioni e alle composizioni cofondatore del progetto internazionale “101 flame of inspiration” in cui sono stati coinvoti 101 musicisti da tutto il mondo, Nicola Nesta all’oud, al baglama e al rubab afgano, e Giuliano Di Cesare alla tromba e al flauto traverso nonché al sax soprano.
Con questa formazione i Nidoja producono un album che è di musica totale, fatta da strumenti mediterranei per ritmi molto medio orientali, dolci e sinuosi, fatti con conoscenza della materia.
Il disco è un continuo ponte fra culture diverse che scelgono un territorio comune dove incontrarsi attraverso una musica che viene eseguita ed ascoltata da persone differenti, dove le differenze sono una forza e un motivo per costruire. “Ubt” è un lavoro che porta la luce nel suo grembo per espanderla attraverso una musica mediterranea, fatta di luce e di vento, un forte dolcezza, ritmo che scaturisce spontaneo e arriva ovunque con la stessa forza che aveva alla partenza.
L’elevato tasso tecnico del gruppo permette di andare a comporre un qualcosa di molto particolare, eseguito poi con strumenti della tradizione araba e mediterranea che incarnano in senso fisico lo spirito del gruppo, Un disco prezioso, suonato e sentito in maniera molto diversa rispetto alla maggioranza dei dischi attuali, un possente appello a parlare e capirsi, andare oltre noi stessi e il nostro territorio, soprattutto quello mentale, per aprirci al respiro suonato di Nidoja.
Un invito che ci viene sottoposto dalla musica del gruppo italo svedese è quello di non fermarsi mai alle apparenze, soprattutto musicali e mentali, lasciandosi trasportare lontano dal suono e dal vorticer del ritmo, e con questo disco si può fare benissimo.