Dalla florida scena underground di Biella arrivano i Norse un trio assai interessante di punk hardcore quasi sludge, con un incedere molto interessante ed originale.
Il trio nasce nel 2018 e nel 2019 hanno fatto uscire per Kono dischi e Khya Records un ep omonimo in un’ edizione molto limitata di trenta cassette e in download digitale. I Norse riescono a sintetizzare molto bene diversi elementi della storia degli ultimi trent’anni dell’Italia musicale più rumorosa ed intimista.
Qui troviamo schegge di hardcore punk che vanno a conficcarsi in un impianto distorto e quasi sludge, un lento incedere sanguinolento e che cattura diversi tipi di ascoltatore, da quelli maggiormente orientati al metal, a quelli che hanno alzato il dito ai concerti screamo e a chi ama le sonorità pesanti e psichedeliche.
Questi quattro pezzi sono tutti molto belli, e fanno storia a sé, sono membra della vita vissuta e di quella fallita, un resoconto pietoso di chi proava a vedere e a capire la realtà per quella che è, e il risultato farà male, molto male. I testi sono gridati in italiano, il ruota compie giri e rotazioni, con la batteria che spacca le vene per farle sanguinare.
Ogni passo è doloroso eppure necessario, in un contesto rumoroso e quasi ostile, ma che al contempo è pronto ad accogliere il nostro, l tuo fallimento come nella finale Conforto, forse il pezzo più bello dell’ep., in questa chiesa buia / siamo fedeli scettici / col capo chino / e il volto spento / contemplano il silenzio / a cui si sono condannati / è il nostro unico talento / contemplo soltanto / il fallimento è il nostro unico conforto / il nostro opporci / alla normalità / la mia rivalsa / verso la vita / è il nostro unico talento / contemplo soltanto il fallimento.
Questi tesi e questa musica, che si potrebbe definire post dark poiché porta avanti le istanze di gruppi venuti prima e con la stessa nera visione, arrivano alle nostre orecchie in un momento disperato di monetizzazione di qualsiasi musica che possa allontanare gli spettri dell’epoca che sta per arrivare, e fanno la cosa più naturale, ovvero parlarci al cuore emozionandoci.
Certo parlano a chi ama questo fallimento della vita normale cosiddetta normale, a chi ama il rumore misto alla vittoria della sconfitta, chi ha scelto da che parte perdere. Blu è un vertiginoso blues dell’anima, una spirale che brucia prima di bruciare l’inferno, un giro che ben consociamo.
Quattro pezzi per un ottimo gruppo e una scena, se di sena si possa parlare, assai intrigante e molto viva.
E la vita e la rabbia qui fluiscono accanto alla morte, come è naturale che sia.
Track List
1.Abisso
2.Abitudine
3.Colpe
4.Conforto
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@norsepunk
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nessuno
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