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Recensione : Not Moving L.t.d. – Omonimo 7 Pollici

Come si dice dalle parti di Cambridge "Poche Musse" in Italia negli ultimi 35/40 anni sono usciti un sacco di dischi bellissimi alcuni tali da rivaleggiare con prodotti provenienti da mercati molto più sopravalutati e pubblicizzati.

Come si dice dalle parti di Cambridge “Poche Musse” in Italia negli ultimi 35/40 anni sono usciti un sacco di dischi bellissimi alcuni tali da rivaleggiare con prodotti provenienti da mercati molto più sopravalutati e pubblicizzati.

Sono stati quindi molti fra i miei compatrioti a farmi battere il cuore ed a alterare le mia mente facendo di me un appassionato di tutto quanto fosse energico, interessante, strano. Se però devo ridurre drasticamente il cerchio delle mie preferenze i miei due gruppi italiani preferiti di tutti i tempi sono i Kina ed i Not Moving.

Quando hai quella che si può definire una piccola venerazione per una band ti assale un dubbio, che siano altezzosi?

Magari il vero opposto di quanto li ami sui dischi. Ma se i primi sono quasi imbarazzanti nella loro modestia, hanno attitudine da vendere ed hanno suonato e scritto pezzi magnifici qui si parla dei secondi o almeno di ciò che ne è rimasto. Ebbene di Dome che dire?

E’ un’icona, un uomo sempre sorridente che si schernisce quando gli dici qualcosa e per me è il più grande chitarrista italiano. Lilith è molto più aperta parla molto e riesce nel difficile compito di non dire mai banalità, la vera signora del rock’n’roll italiano. Tony è il padre dei mods italiani – e tanto basterebbe – parla meno, è forse più riservato ma se ti dice qualcosa non è mai né ovvio né scontato. Di questo nuovo progetto fa parte anche Iride Volpi che, sarà la scarsa conoscenze reciproca, è rimasta un po’ in disparte ma per quanto riguarda il suo contributo al trainare il motore della band certo non è seconda a nessuno.

Si parlava di nuovo progetto ed eccolo qui nel suo formato 7″ nero ed elegantissimo. Il pezzo sul lato a Lady Wine ci presenta la solita miscela del meglio del rock’n’roll dalle origini ai giorni nostri suonato come dio comanda; contagia, ed in fondo un po’ sorprende, la voce di Lilith una sorta di Marlene Dietrich mediterranea ultra sensuale. Sul lato b invece trovano spazio le riproposizioni di Suicide Temple e Spider due pezzi bellissimi del repertorio del gruppo. Tanto li avete no i dischi dei Not Moving? Non li avete! E va beh come dice Vasco Rossi “Domani arriverà lo stesso”, ma per voi sarà un altra giornata senza i Not Moving. Non negatevi la bellezza dei loro dischi, la vita si sa è già triste di per sé.

P.S.: A proposito io i nostri li ho visti alcuni mesi fa a Savona, e sarà la splendida compagnia, la mia forma migliore, il Raindogs che praticamente è la mia seconda casa, sarà tutto quello che volete ma alla fine dei conti sarà che i Not Moving erano,sono e saranno un gruppo della madonna.

Track List
Lato a: Lady Wine
Lato b: Suicide Temple, Spider

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