iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999

Recensione : Odd Dimension – The Last Embrace Of Humanity

Quando si ha la fortuna di poter ascoltare album di questa levatura, qualsiasi considerazione che si possa fare sull’originalità della proposta o sul fatto che la band sia accostabile a questi piuttosto che a quelli, lascia, francamente, il tempo che trova.

Se è vero che gli Odd Dimension, con questa loro seconda fatica su lunga distanza, pagano dazio ai numi tutelari del prog metal, ciò che resta sul piatto alla fine è un lavoro di rara bellezza, in alcuni tratti addirittura esaltante, aspetto che non mi pare affatto irrilevante.
Un brano come The Unknown King mostra una band che, per fortuna, predilige l’impatto melodico allo sterile tecnicismo; un pianoforte da brividi, unito alla prestazione vocale maiuscola (costante dell’intero disco) da parte di Manuel Candiotto, conduce a Under My Creed che, se vogliamo, conferma il sospetto che la fonte di ispirazione per la band alessandrina, piuttosto che gli inflazionati Dream Theater, siano invece i Symphony X. It’s Too Late vede il contributo vocale del grande Michele Luppi, e in qualche modo il brano pare adattarsi alle caratteristiche dell’illustre ospite apparendo decisamente più melodico e d’impatto immediato rispetto al resto dell’album, fatta eccezione per la successiva Another Time, che non risulta certo da meno in questo senso, essendo ingentilita, per di più, da una voce femminile.
Non è certo un caso se questi due brani, decisamente validi per quanto dall’ elevato “tasso glicemico”, mostrino coordinate piuttosto vicine a quanto esibito alla grande, pochi mesi fa, dai concittadini Secret Sphere, vista anche la comune appartenenza alle due band del bassista Federico Pennazzato e del tastierista Gabriele Ciaccia.
Fortune And Pain riporta The Last Embrace Of Humanity su coordinate più robuste e lo fa nel miglior modo possibile, raggiungendo la probabile vetta qualitativa del disco, grazie a melodie chitarristiche dal grande impatto emotivo.
La chiusura dell’album è affidata un altro brano impeccabile come Far From Desire che suggella un lavoro imperdibile per chi apprezza il versante più emozionale del prog metal; un dovuto plauso va anche alla Scarlet che, grazie a un roster di primissimo livello, sta riscrivendo la storia dell’heavy metal tricolore (e forse non solo).

Tracklist :
1. The Unknown King
2. Under My Creed
3. Dissolving into the Void
4. It’s So Late
5. Another Time
6. Fortune and Pain
7. The New Line of Times
8. Far From Desire

Line-up :
Gabriele Ciaccia – Keyboards
Gigi Andreone – Bass
Federico Pennazzato – Drums
Gianmaria Saddi – Guitars
Manuel Candiotto – Vocals

ODD DIMENSION – pagina Facebook

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Treni ad Altra Velocità – Intervista con Fabio Bertino

Una conversazione con Fabio Bertino, autore in tempi recenti di due libri in cui racconta le proprie esperienze di viaggio lungo il nostro paese, percorrendo linee secondarie o utilizzando per gli spostamenti solo i più “lenti” treni regionali.

Amarok – Resilience

La cifra compositiva degli Amarok è piuttosto personale in quanto, rispetto al più canonico sludge doom, la band californiana non teme di rallentare i ritmi fino a sfiorare un’asfissia scongiurata dal mood atmosferico e melodico che pervade buona parte di un lavoro riuscito come Resilience.

Abysskvlt – mDzod Rum

Gli Abysskvlt, con mDzod Rum, propongono un’opera di grande spessore, sia dal punto di vista spirituale che strettamente musicale, ma non si può nascondere che tali sonorità siano principalmente rivolte a chi possiede un’indole incline alla meditazione.

RIMANI IN CONTATTO

CANALE TELEGRAM
GRUPPO WHATSUP