Incontrare gli Offlaga Disco Pax per un’ intervista è una di quelle cose che ti fa riflettere su come sia importante, al di la dei clamori che un gruppo può ricevere, che i membri di esso mantengano attenzione al calore e considerazione delle persone che gli stanno attorno.Il contesto del Milk Club, non è dei più congeniali per instaurare i rapporti, ma dalle prime battute ho capito che Max, Enrico e Daniele sono innanzitutto persone disponibili e cordiali, interessate alle mie domande e anche a conversazioni fuori intervista. Ecco il resoconto della chiacchierata
Prendendo spunto dalle vostre stesse parole, questi sono gli ultimi giri di “Socialismo Tascabile” dal vivo: cosa potete raccontarmi di questo lungo periodo on stage?
Max) Sono stati venti mesi lunghi, non sempre facili ma totalmente appaganti. E’ stato straordinario, abbiamo fatto circa centosessanta date ed ognuna di esse ci ha lasciato molto. Una roba memorabile proprio.
Qualche aneddoto in particolare?
Max) Abbiamo suonato ovunque, in club piccoli, in festival grandi, nei teatri: credo sia davvero difficile parlarti di qualcosa in particolare, ogni singola data ci ha lasciato molte sensazioni differenti. Una cosa a suo modo divertente è stata la serata con “Mondo Marcio” vicino a Treviso nel maggio scorso. Due proposte più diverse era difficile metterle assieme (chi ha avuto l’idea è un vero temerario) e anche vedere dal palco due tipi di pubblico così agli antipodi è stato molto istruttivo. Non scenderei oltre nei particolari, ma fu una cosa veramente diversa dal solito.
Avete fatto alcune date con al vostro fianco Jukka Reverberi dei Giardini di Mirò: come sono andate le cose? Sono forse state “prove tecniche” per l’ allargamento della band?
Enrico) E’ un amico da molti anni… Puoi immaginare il rapporto: suonare insieme è meraviglioso, ma difficile da rendere continuo… E’ bello così, quando c’è la possibilità, suoniamo insieme.
Max) Jukka ha suonato con noi ad esempio a Roseto degli Abruzzi e a Giovinazzo, ma non in molte altre date. E’ stato molto bello condividere il palco con lui, ma come puoi immaginare è impegnatissimo tra il suo gruppo e anche le sue cose soliste. Non credo avrebbe tempo da dedicarci oltre a qualche occasione estemporanea.
Parlando del disco, dopo averlo ascoltato molte volte, a parte le più ovvie e non considerazioni socio-politiche immediate, dentro me ne sono sorte altre: ad esempio ho notato un metodo compositivo delle storie che racconti molto particolare, ovvero il fatto che le quotidianità della tua vita privata negli anni ’80 entrano in contatto con realtà dell’ esistenza di tutti quelli che hanno vissuto quegli anni…Che mi puoi dire a riguardo?
Max) I testi con un peso politico più evidente sono quelli che sono ambientati più lontani nel passato. La mia analisi del tempo era un’ analisi da militante, se invece declino al presente concentro le mie parole ed i miei pensieri anche su altre cose.Mi piace vedere la politica come un paesaggio dove vi sono ambientate le vite private delle persone, dove esse si svolgono, la politica come sfondo di piccole storie.Cerco sempre un equilibrio tra il candore ideologico dell’adolescenza e la consapevolezza dei miei anni di oggi.
Che lingua è quella del “controcanto” di Khmer Rossa? Ho notato molte similitudini di suono con l’italiano…
Max) E’ rumeno, una lingua neolatina che si è sviluppata in un contesto culturale slavo…E’ per questo che ha assonanze con l’ italiano.
Sempre sui testi, io che sono nato nell’82, non riesco a ricollegare le Centerfresh alla DC ( Maggioranza Silenziosa), ma dal primo ascolto di Cinnamon mi è parso un collegamento geniale: me lo spieghi? Quali gomme usi?
Max) Essendo il testo scritto non da me ma riadattato in musica dal racconto di Arturo Bertoldi (con cui militavo nel P.C.I.) “Il Piccolo Consumatore”, posso dirti che me ne sono innamorato subito ma forse dovresti chiedere a lui. Comunque le Vigorsol sono le più becere in assoluto (ride…) con il “ciuingam del capo che mangia pesante”. La pubblicità era tremenda, col capo sulla poltrona dell’ufficio con la segretaria… hahaha… Di gomme alla cannella/cinnamon ora uso le Big Red, importate dalla Germania. Anche il loro nome ha un suo perché.
Avete votato alle ultime elezioni?
Max) Abbiamo votato tutti e tre, ma non è detto che abbiamo votato la stessa cosa anche se suppongo che la croce fosse dalla stessa parte della scheda.
Al di la delle ideologie, sapreste dirmi se c’è qualche politico che apprezzate?
Enrico) Apprezzo Follini per il coraggio. Si è distaccato con intelligenza dal suo ex-partito e ha ristabilito una sua logica proseguendo un percorso in maniera personale. Con questo non vuol dire che mi trovi in linea con le sue idee.Daniele) Uhm…Aspetta…Fammi pensare…No…Nessuno.Max) Pierluigi Bersani e Nichi Vendola
Qualche disco, libro e film che avete apprezzato di recente?
Daniele) Io sto riscoprendo “Mighty Joe Moon” dei Grant Lee Buffalo, film “ Inside Man” di Spike Lee.Enrico) Disco direi: Bruce Haack “Haackula”, come film anche se non recente “Distretto 13” di Carpenter… Libri…beh, “ La ragazza del secolo scorso” di Rossana Rossanda, ma è pesaaante!
Max) Mi piacciono i Virginiana Miller e sto ascoltando molto il loro ultimo “Fuochi fatui d’artificio”. Film: “Ogni cosa è illuminata” di Schreiber; libro: “Stanza 411” di Simona Vinci.
Cosa succederà nel dopo tour?
Max) Lavoreremo sulle cose nuove e ci ritroveremo traslati dalla dimensione dal vivo a quella della sala prove…(Daniele dall’altra parte della stanza grida: Seychelles! – risa…) Abbiamo già qualche brano nuovo che abbiamo presentato in questi ultimi concerti. Il prossimo disco, prendilo col beneficio del dubbio, mi piacerebbe che uscisse entro il 2007.
Avete avuto modo di leggere le ultime dichiarazioni di Giovanni Lindo Ferretti al quotidiano “Libero”?
Enrico) Ho la mania di sapere tutto di un artista se mi piace tanto, ma forse sarebbe il caso di riuscire a scindere il lato professionale da quello personale, per lo meno in questo caso. Sono legatissimo al passato di Ferretti, ma ora come ora non lo riesco a prendere in considerazione… Non mi ferisce la sua scelta, è sua, quindi…
Max) So che sta uscendo una sua autobiografia e la leggerò sicuramente, del resto non me ne importa molto. Forse ci chiedi questo perchè spesso gli Offlaga sono stati associati ai CCCP, ma a mio parere a sproposito. I testi sono differenti e le musiche… beh, differenti di molto pure quelle. I CCCP erano un gruppo decisamente massimalista, gli ODP hanno invece una dimensione quasi “domestica”, per citare una frase di Enrico. Comunque Ferretti, per tornare alla tua domanda, è ovviamente libero di scegliere come porsi al pubblico, mi sorge però il dubbio che forse, da un certo punto in poi, il suo modo di parlare e di comunicare sia diventato una continua provocazione verso chi lo ha seguito fino ad oggi nelle sue varie e divergenti esperienze. Ha cambiato posizione su molti temi ma non credo che le sue siano scelte “commerciali”: non penso che i Papa Boys andranno ai suoi concerti futuri, né a quelli odierni.Daniele) (Inflessione sarcastica) A quanto ne so, vive in montagna coi suoi animali,i cavalli…
Ed ora volevo che Enrico mi dicesse qualcosa della sua altra passione oltre la musica, la grafica…
Enrico) Ho incominciato con il preparare le locandine per il mio primo gruppo di cover punk… Poi ho continuato nel farlo anche nei successivi gruppi vari: ho suonato in band new wave, emo e surf. Ho sempre tentato di muovermi nella maniera più eterogenea possibile. Certa gente criticava il fatto che tecnicamente non fossi un mostro e che mi sarei dovuto concentrare su meno cose, ma sono fatto così e ho bisogno di tenere la mente aperta… E poi non c’è solo la tecnica! Mi piace accettare scommesse che mi permettano di lavorare in modo diverso, per crescere. Per tornare alla domanda, sono partito agli inizi elaborando sovrapposizioni di immagini tramite fotocopie, facendo spola tra casa dove lavoravo al collage e negozio dove facevo stampare le prove. Poi ho studiato grafica… (Max mi si avvicina e chiede se con lui ho finito ed io gli do il via libera…) Con gli Offlaga Disco Pax all’inizio facevo quasi una locandina per concerto, ma ad un certo punto mi sono detto basta: non voglio rischiare di diventare ripetitivo e soprattutto di fare una cosa che non mi convince appieno, così ora ne preparo meno.Oltre alla grafica, la mia inclinazione verso il cinema, altra mia passione ha avuto un po’ di spazio nella realizzazione del video di “ Robespierre”, dove ho lanciato l’ idea della discoteca anni ‘70/’80. In origine il tutto sarebbe dovuto svolgersi con telecamera fissa sul gruppo che suonava, con i passaggi davanti dei vari personaggi citati nella canzone. Addirittura alla frase “Enrico Berlinguer alla tivù” la ragazza che porta con il carrello la tele con la foto di Berlinguer appiccicata doveva portarla a mano, ma era troppo pesante.Poi, il risultato finale l’ hai visto.
Conclusioni?
Enrico) Credo che si debba lavorare, creare, per non finire nell’ ovvietà. Trattare anche temi “di peso” e delicati con un minimo di ironia, ben ponderata. Mi piace pensare ad una concezione di “Sorriso in Ombra”.2006