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Recensione : Ork – Inflamed Rides

il loro debutto è di sicuro uno dei migliori album italiani (e non) di questo 2015

Gli ORK sono un supergruppo composto da Lorenzo Esposito Fornasari (già componente degli Obake e dei Berserk!), Carmelo Pipitone (Marta Sui Tubi), Colin Edwin (Porcupine Tree) e Pat Mastellotto (King Crimson). Il loro primo album, realizzato nella prima parte del 2015 e supportato da un riuscito crowdfunding, è uscito ad inizio Ottobre, dimostrando, con i suoi incredibili dieci brani, di essere una delle pubblicazioni più importanti di questo seconda metà dell’anno.

L’intreccio di basso, chitarra e batteria di Jellyfish, compattandosi sempre più e tirando fuori gli artigli in accese tempeste sonore, inarca la schiena diverse volte, prima di cedere il passo al rock travolgente, venato di psichedelia oscura e tossica, di Breakdown. La calma scura e pensierosa dell’eccezionale Pyre, inchiodando alle casse quando decide di esplodere, tra melodie accattivanti e ricchi arrangiamenti, lascia che a seguire siano il cantato cavernoso della rovente e allucinata Funfair e gli acciacchi sbilenchi della intensa e aggressiva (nella seconda parte) Bed Of Stones. No Need, invece, riversando nelle orecchie quattro minuti di dannato rock grasso e deviato, introduce l’andamento onirico della tetra e angosciante Vuoto (unico brano cantato in italiano), oltre all’oceano di briciole sonore (su cui si stagliano delicate malinconie di tromba) di Dream Of Black Dust. Il crescere e mutar forma di Funny Games, infine, cede il compito di chiudere al delicato galleggiare della più che emotiva Black Dust.

Con questi dieci brani, gli ORK hanno dato vita a un disco di incredibile spessore e contenuto. Ogni traccia si pianta in testa e nel cuore, conquistando grazie alle ottime scelte melodiche, agli arrangiamenti curati e alle indiscusse abilità tecniche dei musicisti. Lorenzo Esposito Fornasari e il resto della band hanno di che gioire, il loro debutto è di sicuro uno dei migliori album italiani (e non) di questo 2015.

LINE UP:
Lorenzo Esposito Fornasari
Carmelo Pipitone
Colin Edwin
Pat Mastellotto

TRACKLIST:
01. Jellyfish
02. Breakdown
03. Pyre
04. Funfair
05. Bed Of Stones
06. No Need
07. Vuoto
08. Dream Of Black Dust
09. Funny Games
10. Black Dust

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