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Recensione : Palefeather – Palefeather

Dimenticatevi il post rock e il post metal, qui siamo in pieno universo progressive.

Membri di In Mourning, October Tide, Majalis e Aoria hanno fondato questo gruppo per fare musica in maniera differente a come la fanno nei loro gruppi.
Quindi dimenticatevi il post rock e il post metal, qui siamo in pieno universo progressive.
Anzi, progressive anni settanta commisto a psichedelia molto matura e davvero interessante.
Questo disco sembra registrato davvero in quegli anni, tanto è aderente al gusto di un’epoca in cui album come questi vendevano un buon numero di copie. Forse Palefeather non venderà altrettanto, ma è un ottimo viatico per conquistarsi un po’ di azzurro in questi nostri grigi cieli.
Per formazione dei musicisti coinvolti non manca tuttavia qualche momento post rock, ma sono talmente ben amalgamati al resto che sembrano un prolungamento del progressive.
Palefeather è un progetto parallelo nella carriera di questi musicisti, figlio di lunghe jams fra amici, che vista la sua bellezza può venire annoverato tra i migliori album progressive degli ultimi tempi, avendo una grande forza e nessun inutile fronzolo.

Tracklist:
1. Megaloceros Giganteus
2. The trumpeter
3. Rombol
4. Palefeather Wind

Line-up:
Pierre Stam – chitarra, basso e tastiere.
Bjorn Pettersson – chitarra.
Robin Bergh – batteria e percussioni.

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