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Recensione : Paolino Paperino Band – Porcellum

Un po' di anni fa, in un paesino della costa ovest ligure, avere la cassetta di “Pislas “ della Paolino Paperino Band era un onore. I più grandi ce la sbandieravano davanti agli occhi, con quel Paperino che ti guardava dalla copertina, e al massimo te la potevi duplicare. Se gliela perdevi ti menavano.

Ascoltando quella cassetta venivi rapito da un caleidoscopio di suoni e di generi. Si partiva dal punk per arrivare al jazz, dall’hardcore al crossover metal, ma tutto fatto in maniera naturale, senza cercare il virtuosismo o la varietà forzata.
I testi poi non li potevi comprendere fino in fondo se non eri un po’ più grandicello, perchè ciò che sembrava qualcosa di simile ad una cosa tipo Elio e le Storie Tese, era in realtà uno scrivere molto più profondo e composito.
Crescendo li ho amati ancora di più, perchè testi come loro non ce li ha nessuno, ironici e bastardi, mai scontati, anarchici come la loro musica.
Questo gruppo nato fra Modena e Bologna pubblicò il primo mini lp “Fetta” nel 1991, che sarà poi incluso nella stampa del disco “Pislas” del 1993, che rimane il loro capolavoro.
Dopo il disco uscirà un altro mini lp “Le bestie feroci del circo”, a favore della Lega Anti-Vivisezione. Tutte queste produzioni erano a cura della Aarghh! Records, etichetta di uno storico negozio di dischi di Modena, che conoscerà una buona fama grazie proprio alla Paolino Paperino Band.
All’apice della popolarità interrompono le loro attività nel 1994, salvo poi suonare insieme nel 2004 al concerto a sostegno del collettivo anarchico modenese Libera.
Nel 2012 i ragazzi riprendono a suonare con gli originali Yana alla voce, e Termos alla batteria, con le nuove entrate Garu al basso, Skeggia e Raffa alle chitarre.
Nel febbraio 2013 il gruppo comincia ad incidere Porcellum grazie alla raccolta di fondi dei fans, che verranno ricompensati al momento della pubblicazione con maglietta e cd.
Il nuovo album è differente da “Pislas” perchè dentro ci sono meno generi, ma stupisce per la invariata capacità di colpire l’ascoltatore, e per analizzare meglio di tanti giornali e libri la nostra realtà. Come in “Pislas” vi erano delle perle di saggezza date ai porci, come “Carabiniere” ( che da sola valeva l’intero album ), qui tutti i pezzi sono notevoli e vari, da un capolavoro come Troiaio a Enalotto. Il ritorno della Paolino Paperino Band è un vero tuffo al cuore per chi li ascoltava e non ha mai smesso, e potrebbe smuovere qualcosa anche fra le giovani leve.
Porcellum è un disco fatto alla loro maniera, senza proclami e pose, ma con rabbia ed ignoranza.
Per festeggiare il tutto la Paolino Paperino ha anche rimasterizzato “Pislas”.
Cosa volete di più ?

Tracklist:
1 Giornalista
2 Referendum
3 Ciccioli
4 Troiaio
5 Sampietrini
6 Passami il sale
7 Jesus Crust
8 Introverso
9 Anima del Cazzo
10 Peones
11 Enalotto

Line – up
Yana : Voce
Termos : Batteria
Skeggia : Chitarra
Raffa : Chitarra
Garu : Basso

PAOLINO PAPERINO BAND

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3 risposte

  1. Per precisione, Carabiniere non esce su Pislas ma sul loro “7 poi ristampato in un unico cd con pislas e fetta un “12 pollici.

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