Quell’inossidabile vecchina che è Pauline Oliveros (80 anni compiuti a Maggio), non avendo alcuna intenzione di abbandonare la musica, ritorna (insieme a Jesse Stewart) con undici nuove improvvisazioni registrate nel Marzo 2011 presso la Dunrobin Sonic Gym della Carleton University (Ottawa, Canada).
Il disco, aperto dalle serpeggianti e fugaci note di Drop, dalle timide percussioni di Caress e dal disordine singhiozzante di Breathe, assume una forma più definita grazie alle lunghe note di Lurch. Touch, aumentando progressivamente la propria trama ritmica, si zittisce da sola nel finale, lasciando spazio al ribollire di Paint e all’intrigante annodarsi di Pound. Con Feel si ritorna (in parte) su lidi più pacati e rilassati, ma è solo con la successiva Sleep, con la lunga Leap e con la conclusiva Crawl che si ha la possibilità di individuare una certa logica all’interno di questo mare in continuo mutamento.
The Dunrobin Session è uno di quei lavori difficili da ascoltare e digerire in quanto a regnare su tutto sono la frammentazione sonora, l’astrazione e l’assenza di punti di riferimento. Un disco rivolto solo ai più appassionati.
TRACKLIST:
01. Drop
02. Caress
03. Breathe
04. Lurch
05. Touch
06. Paint
07. Pound
08. Feel
09. Sleep
10. Leap
11. Crawl
Una risposta
Sono estremamente felice di trovare una recensione della Oliveros su IYEzine