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Recensione : Phobonoid – Orbita

Orbita è un breve concept che descrive l’ipotetica fine della civiltà su Marte e la musica che lo accompagna è, in effetti, quanto di molto più vicino possa esserci ad una colonna sonora di un film di fantascienza dai connotati apocalittici.

Ep d’esordio per questa interessante one-man band denominata Phobonoid, dietro alla quale si cela il musicista trentino Lord Phobos.

Orbita è un breve concept che descrive l’ipotetica fine della civiltà su Marte e la musica che lo accompagna è, in effetti, quanto di molto più vicino possa esserci ad una colonna sonora di un film di fantascienza dai connotati apocalittici.
Lord Phobos è autore di una buona prova all’insegna di un black metal dalle connotazioni industrial, che attinge a svariate influenze tra le quali spicca quella rappresentata dalla scuola avanguardista francese, che vede i Blut Aus Nord quale nome di punta.
Anche se la produzione relega sullo sfondo la voce, non so quanto volutamente, vanificandone comunque l’impatto e rendendo l’opera, di fatto, pressoché strumentale, Orbita gode di notevoli spunti che fanno intravvedere interessanti sviluppi per il futuro dei Phobonoid; in particolare le ultime due tracce, Magnete e Deimos, si elevano nei loro sei minuti complessivi per la drammaticità ed il pathos che riescono a comunicare, mostrando uno sbocco compositivo senza dubbio da esplorare con ancor più convinzione nelle prossime uscite; per ora il giudizio non può che essere positivo, anche se per esprimersi in maniera più compiuta sarà necessario attendere le ulteriori mosse di Lord Phobos.

Tracklist:
1. Phobos
2. Ex
3. Vuoto
4. Lo spettro di Deimos
5. Omega
6. Magnete
7. Deimos

Line-up :
Lord Phobos – all instruments, vocals

PHOBONOID – Facebook

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