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Recensione : Phorminx – Phorminx

Disco omonimo di debutto per i Phorminx una formazione che fa della ricerca musicale il proprio cardine per orientarsi nell’universo musicale.

Non è rintracciabile un genere, suono apolide e libero di andare dove vuole, senza limiti né restrizioni, disco di una bellezza e di una forza impellente, fatto di musica totale e di purezza del suono nell’incontrarsi degli strumenti suonati da esploratori musicali.

Disco omonimo di debutto per i Phorminx una formazione che fa della ricerca musicale il proprio cardine per orientarsi nell’universo musicale. Questo spazio di ricerca musicale è stato pensato e costruito dal chitarrista e produttore romano Ruggero Fornari, che parte dalla sua chitarra elettrica per porsi la domanda : dove finisce la chitarra e comincia il puro suono ?

Bisogna dire che la risposta a questa non facile domanda è un disco di grandissima bellezza, dove proprio la purezza del significato del suono è la centralità dominante.

Qui non troverete tracce di pose, di ammiccamenti a scene o ere musicali, ma solo il suono visto, vissuto e sentito in milioni di sfaccettature, un’esplorazione molto approfondita di entità sonore e non solo, di sensazioni e di momenti di musica essenziale e che sa emozionare moltissimo.

Incontrare ed ascoltare i Phorminx è approcciarsi ad una forma di musica totalmente e fortunatamente estranea alle maniere della musica contemporanea, poiché è il suono che qui assume una valenza spaziale e matematica bene precisa, non deve intrattenere ma mostra, apre spazi inediti e arriva là dove c’è l’essenza.

La phorminx era un particolare tipo di cetra greca, uno dei più antichi strumenti a corda a noi conosciuti, e proprio partendo dalle origini in pratica de gli strumenti a corda si arriva alla totalità della musica dei Phrominx, dove la chitarra è appena il punto di partenza che si sviluppa insieme agli strumenti di Alessandro Cianferoni al basso elettrico e da Lorenzo Brilli alla batteria, che sono importantissimi all’interno di questa struttura musicale di grande bellezza.

Non è rintracciabile un genere, suono apolide e libero di andare dove vuole, senza limiti né restrizioni, disco di una bellezza e di una forza impellente, fatto di musica totale e di purezza del suono nell’incontrarsi degli strumenti suonati da esploratori musicali.

 

Phorminx

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