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Recensione : Plasma Expander – Live 3

Live 3 dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, la grande capacità della band di costruire terrificanti pattern industriali, grazie a un’affiatatissima sezione ritmica nel delineare spazi di grande efficacia visionaria.

Nuova uscita discografica a firma Plasma Expander. Ad un solo anno dal precedente “Cube”, il trio cagliaritano si produce in un’incredibile rielaborazione in presa diretta di quattro brani già editi appunto in “Cube” e nel precedente “Kimidanzeigen”, che esaltano l’espressività e la compattezza degli esplosivi live della band.

Registrato da Sandro Sanna e mixato da Alessandro Coronas, Live 3 riprende gli esperimenti “In the Fishtank” della celebre etichetta olandese Konkurrent, nei quali le band sono invitate a stravolgere le proprie creazioni precedentemente contenute nelle dinamiche compositive più rigide degli album ufficiali.
L’apertura di Beacon conquista subito, è un lungo brano ipnotico sorretto dal basso distorto che richiama il psychoprog di marca kraut che poco dopo la metà si trasforma in proto-progressive alla Melvins.
Hands in Your Guts è lunare, psichedelica, un’angosciante sinfonia da paranoia tecnocratica; Why Not, il cui basso acido strizza l’occhio ai No Means No e la chitarra rende omaggio al Townshend di “Young Man Blues”, unisce una matrice musicale seventy ad un eclettismo e un’audacia di fondo degni di nota.
Exploder è il sunto dell’album: una jam hard-psichedelica, aggredita da un vortice di chitarre che cerca di mantenersi in bilico tra evocatività e crudezza, in cui è impossibile non richiamare alla mente i Motorpsycho più magniloquenti e cosmici, e alcune strutture “cameristiche” care ai Thee Silver Mt. Zion Memorial Orchestra. La magnificenza della sezione ritmica è qui ancora più evidente, sebbene volutamente affogata nei riverberi delle bordate chitarristiche, che conducono e trascinano all’episodio finale, l’inedita Otra Vez.
Anche questa volta la solennità di un drumming secco e preciso sostieneuna cavalcata chitarristica ndustrial a cavallo tra i Cop Shoot Cop e i Jesus Lizard, in una incursione avanguardistica di tutto rispetto. Un’angosciante apocalisse ritmica che finisce a collassare su se stessa, e un congedo tumultuoso per un album di cinque brani e trenta minuti di irrinunciabile corsa mozzafiato.
Live 3 dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, la grande capacità della band di costruire terrificanti pattern industriali, grazie a un’affiatatissima sezione ritmica nel delineare spazi di grande efficacia visionaria. Il tutto sorretto da sorgenti cacofoniche chitarristiche paurosamente disorganiche e incredibilmente eccitate.
Aspettiamo con rinnovata fiducia la seconda e prossima uscita dei Plasma Expander in programma a maggio: un album di remix di Otra Vez con interventi di Barry London (Oneida), ZA!, Simon Balestrazzi, Luca Ciffo (Fuzz Orchestra), Mattia Coletti, Claudio PRC e Hubble .

Da metà aprile la band sarà impegnata in un tour nel centro-sud Italia. Queste le date per ora in calendario:
16.4 Roma@DAL VERME
17.4 Massafra@MAGAZINE DISCO PUB
18.4 Fasano@ELIOGABALO
19.4 Acquaviva@ARCI URLO
23.4 Taurianova@BIRRERIA 34
25.4 Lamezia Terme@OFFICINE SONORE
27.4 Reggio Calabria@LA SALETTA
28.4 Napoli@CELLAR THEORY

Tracklist:
1. Beacon
2. Hands in your guts
3. Why Not
4. Exploder
5. Otra Vez

Line-up:
Fabio Cerina – chitarra
Andrea Siddu – batteria
Corrado Loi – basso, synths

PLASMA EXPANDER – Facebook

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