I ragazzi campani scelgono la lingua Italiana per il titolo dell’album e la stessa si alternerà con l’idioma inglese per tutta la durata del disco, che si preannuncia affascinante fin dalla copertina, in qualche modo accostabile ai film gotici degli anni 60/70, quelli della Hammer, di Barbara Steele e Christopher Lee.
L’album parte con un’intro recitata, versi della “Cruda Amarilli”, opera del compositore italiano
Claudio Monteverdi, con note di piano che fanno da tappeto ad un pezzo gothic stupendo: la voce della cantante Tina Gagliotta ci strega e la band l’asseconda con una gran prova.
La Danza Degli Spiriti è un brano symphonic gothic perfetto, nel quale i musicisti della band balzano agli onori esibendo le proprie ragguardevoli doti tecniche.
Our Star mantiene alto il ritmo, per il brano del lotto più vicino ai Nightwish era Turunen, Sonata Al Crepuscolo ci porta al cancello del cimitero in copertina e, mentre, la strega ci incanta con vocalizzi sublimi, con The Awakening, l’incantesimo svanisce, ma quando ormai siamo perduti.
Dopo una ballad più ordinaria, ma comunque di buona fattura come Innocence Of A Dead Child, ed una cavalcata gothic metal (Ars Morendi), si arriva all’ultimo pezzo del disco che vede ospite il growl di Sakis Tolis dei Rotting Christ, in un episodio dalle atmosfere drammatiche, a degna conclusione di un lavoro dalla resa ineccepibile.
Le atmosfere del disco, ancor più che le influenze musicali, mi hanno ricordato le scene di un film del grande Pupi Avati, “L’arcano incantatore”; ecco, la musica dei bravissimi Poemisia sarebbe stata perfetta per quell’opera cinematografica.
Tracklist:
1.Prologo
2.Cruda Amarilli
3.Amnesia
4.La danza degli spiriti
5.Our star
6.Sonata al crepuscolo
7.The awakening
8.The innocence of a dead child
9.Ars moriendi
10.Anemone
Line-up
Tina Gagliotta – vocals
Marco Monaco – guitars
Ciro Scognamiglio – bass
Giuseppe Carillo – keys
Vincenzo Grande – drums
Guests:
Sakis Tolis – vocals
Ilaria Maria Zara – violin
Pierpaolo Petti – viola
Annabruna Corrado – cello