(ELECTRONOPLECTRO 2009) : Posi dà alla luce il suo nuovo album, il primo con musica elettronica, a differenza dell’hip hop degli esordi. Nata artisticamente nel circuito rap, affiliatasi anche alla Spaghetti Funk degli Articolo 31, per poi uscirne qualche anno dopo. La ragazza è anche dj affermata e contesa per i suoi dj set. Poi è arrivata alla notorietà con il singolo “Voglio farmi la dj”, lanciato anche da Chiambretti nel suoi programmi di bestie rare e varie.
Posi è anche un’icona gay – lesbo, ma non è questo l’importante. La cosa importante è che questo disco ha molta freschezza e magnetismo, la poetica di Posi è strettamente metropolitana e scorre bene su di un tappeto di musica elettronica tipo electro – clash, tanto per dare qualche coordinata. La sua non è un gran voce, però si incastra alla perfezione in un genere che non è rap, ma neanche canzone classica, e ha come fonte d’ispirazone la grande Donatella Rettore, sentire “Noir” ancora più di “Lamette”, grande omaggio alla stessa Rettore per credere.
Questa brianzola è tosta, e se si riesce a penetrare all’interno del suo mondo, si possono provare belle sensazioni, come in “Neutrale”, un pezzo che i Subsonica ormai si sognano di fare. Le tre canzoni più conosciute “Voglio farmi la dj”, “I like Paris” e “Clichè”, danno un’istantanea di un mondo tipicamente milanese, quel pseudo jet set fatto di starlette e puttane mascherate da showgirls, tratteggiato con ironia da Posi, che c’è sicuramente dentro ma ha dalla sua, la facoltà di pensare, come dice in “Neutrale”,”…non smetter mai di pensare…”. Un esordio riuscito, di un’artista poliedrica, che ha molto da dire, e non è mai scontata e banale. Una grande scoperta.
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