L’esotica Islanda è un’isola ad alta fermentazione musicale, poco più di trecentomila abitanti ma un’incessante e molto diversificata attività musicale, dall’altissima densità metal, sopratutto in ambito estremo, death, black e doom. Tradizionalmente non è una terra feconda per i gruppi heavy metal, specialmente nell’accezione power ed epic ma è arrivato un gruppo che rovescerà la situazione e si chiamano Power Paladin.
With The Magic Of The Wyndfire Steel è il titolo del loro disco di esordio ed è un molto programmatico fin dal titolo, intriso di epicità come la loro musica. Ascoltando questo eccellente debutto si entra in un mondo magico, questi giovani ragazzi narrano di un’Islanda assai differente rispetto a quella che conosciamo noi, una landa libera dai ghiacci, piena di creature fantastiche e con un clima fantasy. Il suono è quanto di meglio possa offrire il genere epic power metal, con una produzione sontuosa e assai curata. I numi tutelari di questi ragazzi sono i primi Halloween, una formazione che ha cambiato radicalmente insieme ad altre poche bands il volto dell’epic power metal.
I Power Paladin riprendono il loro testimone, anche se gli Halloween sono ancora ben vivi e vegeti, e lo plasmano come vogliono loro, con cura e passione. In alcuni passaggi il loro suono è quasi sinfonico, tutto si basa su di una narrazione organica che fa di questi giovani islandesi dei moderni bardi che raccontano alla loro comunità avventure e vite molto diverse da quelle quotidiane.
La voce di Atli Guðlaugsson è davvero molto adatta al genere, oltre ad una grande intonazione ha i tempi giusti ed è molto calda ed avvolgente proprio come si addice ad un narratore. Le chitarre di Bjarni Þór Jóhannsson e Ingi Þórisson sono possenti e non lasciano un attimo di tregua, accompagnando i paladini nelle loro battaglie, aiutate dall’incessante batteria di Einar Karl Júlíusson; il tutto è arricchito in maniera speciale e mai banale dalla vera anima epic del gruppo, le tastiere di Bjarni Egill Ögmundsson, davvero notevoli. Ci sono pezzi più veloci e quelli più melodici, con una grande attenzione al bilanciamento delle due parti, con pezzi anche molto radiofonici come Creatures Of The Night. Uno dei rimpianti, fra i tanti, di questo maledetto periodo è che non potremmo vedere subito dal vivo questo gruppo perché in concerto devono essere sbalorditivi.
Grandissimo debutto, epicità e power metal in chiave moderna con un grosso legame con la tradizione.
Comincia benissimo la nuova etichetta Atomic Fire Records, un ambizioso progetto della Nuclear Blast, per pubblicare nuovi nomi e bands affermate della scena metal più tradizionale, per un qualcosa di molto interessante che vedremo in futuro.