I norvegesi Pride And Fall sono i portabandiera del future pop più oscuro e darkeggiante, tanto che forse tale etichetta, almeno oggi, può apparire persino fuorviante.
Se permangono ovviamente le incalzanti pulsioni sintetiche di un sound che resta pur sempre club-oriented, il retaggio dark dei suoi componenti si è via via palesato fino approdare a questa magnifica prova che, fin dal titolo, va a ricoprire di un patina di oscurità l’operato del trio di Stavanger.
Il ricorso frequente, da parte di Sigve Monsen, a malevole harsh vocals, inasprisce ancor più un lavoro che dovrebbe convincere anche chi è aduso a sonorità più cupe e robuste; del resto, che i Pride And Fall non siano esattamente un gruppo che si limita alla ricerca di una manciata di refrain killer sui quali costruire un album intero, lo si nota, se non bastasse il resto, con l’ambient di Noises Within, traccia che va ad introdurre l’evocativo incedere di Start Of A New Day.
La sfuriata quasi black che drammatizza ancor più una canzone maestosa come The Sentiment Was False è propedeutica alla magnifica Pale, dove è il perfetto bilanciamento tra le diverse anime che agitano il sound dei Pride And Fall a creare quello che appare come il culmine dell’intero lavoro.
Red For The Dead – Black For The Mourning, la title track, arriva a spargere ulteriore inquietudine su un album di livello altissimo e di grande profondità, in barba a chi osasse ritenere il contrario, ingannato dalle ritmiche apparentemente ammiccanti.
Un lavoro imperdibile, che rappresenta oggi l’ideale punto d’incontro tra l’oscurità della darkwave e la danzabilità del future/synth pop.
Tracklist:
1. The Angel At The Pillar
2. Army Of Ghosts
3. When Darkness Comes
4. Noises Within
5. Start Of A New Day
6. Broken Men
7. The Sentiment Was False
8. Pale
9. Red For The Dead, Black For The Mourning
Line-up:
Sigve Monsen – voce
Per Waagen – tastiere, programmazione
Svein-Joar Johnsen – chitarra