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Recensione : Prong – State of emergency

I newyorchesi Prong sono uno fra i gruppi indusrial metal che hanno maggiormente influenzato il genere negli ultimi trent’anni, grazie a dischi fondamentali che hanno forgiato un suono e soprattutto l’idea di esso

Prong – State of emergency

I newyorchesi Prong sono uno fra i gruppi indusrial metal che hanno maggiormente influenzato il genere negli ultimi trent’anni, grazie a dischi fondamentali che hanno forgiato un suono e soprattutto l’idea di esso Il loro ultimo disco “State of emergency” in uscita ad ottobre per Steamhammer/SPV esce sei anni dopo il precedente “Zero days” ed è un lavoro al cento per cento Prong.

Il suono abrasivo, i riffs che scavano insieme alla ritmica incalzante, quei mid tempo che crescono momento dopo momento e quel sapore di morsa metallica che ti prende e non ti lascia mai, quella costruzione minimale che ti avvolge e non ti lascia, tutto questo è “State of emergency”. La qualità delle uscite dei Prong è sempre stata mediamente alta, qualche uscita minore c’è stata e sarebbe strano il contrario, ma questo lavoro è da annoverare fra i migliori del gruppo.

Il disco ha come sempre molti elementi al suo interno, a partire dall’industrial per arrivare al noise passando per l’hardcore e un po’ di pop, soprattutto in alcuni ritornelli. I testi parlano della distanza fra anima, copro e silicio tipica di questi tempi moderni e per nulla facili. Ascoltando i Prong si capisce quanto abbiano influenzato il suono di molti gruppi simili a loro e non solo, perché si ha l’impressione si aver già ascoltato questa musica semplicemente perché loro ci sono arrivati prima, ed il loro marchio di fabbrica è immediatamente riconoscibile.

Apocalissi quotidiane, disconnessione e flusso di dati e coscienza, tutto ciò è indagato a fondo in questo disco, una perfetta colonna sonora di epoche molto difficili e mai banali nella loro cattiveria.

Il fondatore, chitarrista e cantante Tommy Victor è una personalità musicale che ha sempre avuto una certa visione musicale e l’ha sempre portata avanti con forza e coerenza, tracciando lui il sentiero ed esplorando senza seguire mode o momenti favorevoli. “State of emergency” è un disco molto vario e fortissimamente Prong, e già questo sarebbe una garanzia, ed in più è un disco che scalcia fortissimo e raggiunge sempre il bersaglio in maniera forse diversa rispetto ai loro esordi, ma sempre potentissima.

Menzione speciale per la bellissima copertina del disco ad opera di Marcelo Vasco, una garanzia.

Chiude in maniera sublime il disco il rifacimento di “Working man” dei Rush, un gruppo che sta alla base di tanti eccellenti gruppi moderni come i Tool e gli stessi Prong, e non solo.

Prong – State of emergency

Altre Recensioni dei Prong:

Prong – No Absolutes

Tracklist – Prong – State of emergency

1 The Descent
2 State of Emergency
3 Breaking Point
4 Non-Existence
5 Light Turns Black
6 Who Told Me
7 Obeisance
8 Disconnected
9 Compliant
10 Back (NYC)
11 Working Man (RUSH Cover)

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