iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999

Recensione : Psychic Ills – One Track Mind

One Track Mind è il quinto album in studio in sette anni per i newyorkesi Psychic Ills. E, dispiace dirlo, ma se preso in coppia con il precedente "Hazed Dreams" forma il quadretto del peggior rock psichedelico uscito dalla loro penna – e forse pure dalla grande Mela – da un po' di tempo a questa parte.

Di meglio rispetto ad “Hazed Dreams” c’è che si sente una certa attività di cesellatura (frutto anche, forse, del lavoro di produzione affidato a Neil Michael Hagerty dei Royal Trux): le canzoni risultano più immediate, meno irrisolte jam e più risolute scaglie di psichedelia desertica dai contorni pop. Ma non basta. Le creazioni degli Psychic Ills continuano a suonare stanche e noiose, schiacciate sotto il peso dei riverberi e non riescono a destare l’attenzione dell’ascoltatore neanche a peso d’oro. Sia che provino ad architettare gloriose gemme pop (One More Time) sia che si perdano in jam space rock tagliate con l’accetta (See You There, Tried To Find It) o in ballatoni che puzzano di blues (FBI), la noia rimane il sentimento prevalente anche dopo ripetuti ascolti. E valgono poco a scacciarla le melodie che puzzano di deserto da un miglio di distanza.
Qualcosa di buono? Be sì, qualcosina: lo schietto rock psichedelico di Might Take A While; Depot, la più desertica del lotto, con quel riff stonante e la voce effettata da montagne di acidi. I Get By, che pare di ascoltare i Moon Duo più ispirati (che ok, non è proprio un grandissimo complimento, ma tant’è…). L’assolo, ma solo quello, della traccia di chiusura Drop Out. Poi ancora il deserto sì, ma quello artistico.

Track list
1. One More Time
2. See You There
3. Might Take A While
4. Depot
5. Tried To Find It
6. FBI
7. I Get By
8. City Sun
9. Western Metaphor
10. Drop Out

Line-up
Tres Warren – chitarra, voce
Chris Millstein – batteria, percussioni
Elizabeth Art – basso
Scott Ryan Davis – chitarra
Scott Davis – keyboards

PSYCHIC ILLS

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Emma Tricca - Aspirin Sun_cover

Emma Tricca – Aspirin Sun

Emma Tricca – Aspirin Sun : «Aspirin Sun» è un disco mattutino: di folk psichedelico mattutino, forse un po’ insonne. È folk cinematografico, se mi passate il termine, ideale colonna sonora di un vecchio film

Deerhoof - Miracle-Level_cover

Deerhoof – Miracle-Level

Tolti i testi, di cui la maggior parte di noi non capirà un acca, la musica è quella dei Deerhoof che abbiamo imparato ad amare, appena appena più pop e diretta di quella fuoriuscita dalle prove precedenti, ma sempre piacevolmente unica e bislacca.

Pamplemousse - Think of It_cover

Pamplemousse – Think of It

Think of It è un disco noise rock in bianco e nero, analogico fin dalla coperta, costruito su fondamenta di accordi in minore, riff fuzzosi che si avvolgono e si svolgono in continuazione come quelli di chi sapete voi, accompagnati da un battito preciso e minimale, che dà un solido contributo a sostenere l’architettura e dare groove alla materia.

Tropical Fuck Storm - Submersive Behaviour_cover

Tropical Fuck Storm – Submersive Behaviour

È qui e richiede attenzione, perché i Tropical Fuck Storm hanno dimostrato più volte di saper far bene, di saper maneggiare il rock (alternativo, indie, noise, quello che volete) meglio di tanti altri – ma direi di quasi tutti.

RIMANI IN CONTATTO

CANALE TELEGRAM
GRUPPO WHATSUP