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Questo Non é Un Paese Per I Giusti.

Questo Non é Un Paese Per I Giusti.: Questo non e' un paese per i giusti.Teste spaccate, dita lacerate, sangue che schizza, polmoni bucati a calci. Paura, an...

Questo non e’ un paese per i giusti.Teste spaccate, dita lacerate, sangue che schizza, polmoni bucati a calci. Paura, ansia, insonnia, perdita di memoria, shock. Voi avreste fiducia in uno stato che approva ciò di cui sopra,o che supporta persone che amministrano la giustizia con la violenza ? No? Bene allora cercatevi un altro paese in cui vivere e crescere i vostri figli, perche’ in Italia e’ successo ciò che in una (almeno pseudo) democrazia non dovrebbe succedere. Non parlo tanto delle pene ridicole che sono state richieste per gli appartenenti alle forze dell’ordine, ma per la miriade di promozioni di cui gli imputati hanno goduto.Per esempio lo stranoto Perugini, l’eroe che prendeva a calci e pugni un pericoloso minorenne isolato (forse aveva l’i pod carico di semtex) e pure massimo responsabile della Polizia di Stato nella caserma di Bolzaneto, e’ stato promosso vice – questore.Scusate se non ho parlato del migliore, ovvero del capo della polizia bipartisan, un uomo per tutte le violenze, Gianni De Gennaro. Indagato a Genova per induzione alla falsa testimonianza, e’ stato brillante Capo di Gabinetto (non stiamo parlando del cesso vero e proprio purtroppo) del governo Amato, e ora, rullo di tamburi, supercommissario per le immondizie a Napoli. Dovrebbe riuscire a risolvere la questione, perche’ lui la monnezza la conosce bene. Finito quest’ultimo incarico può aspirare a diventare il capo del servizio segreto (in)civile.Lì non sarebbe tra sconosciuti, poiche’ vi troverebbe Giovanni Luperi, ai tempi della Diaz vice direttore dell’Ucigos, ora al Dipartimento Analisi del servizio segreto civile. Volevate dimenticare uno dei più solerti piedipiatti italiani, il grande Vincenzo Canterini ? Tutti sappiamo quello che ha fatto con il suo nucleo sperimentale anti sommossa, ma ora e’ addirittura in quel di Bucarest a lavorare per il SECI (South East Cooperation and Investigation).

Potremmo andare avanti per molto, ma ci fermiamo qui, potrete andare a vedere la lista completa, frutto del grande lavoro di Enrica Bartesaghi, del Comitiato Verità e Giustizia per Genova presso il sito www.veritagiustizia.it. L’unica condanna, fino ad adesso, ma non aspettatevi il lieto fine, e’ quella contro i no global colpevoli di saccheggio e devastazione. Per gli uomini delle forze dell’ordine sono stati chiesti 76 anni in tutto. In sette anni di inchieste e’ tutto qui. Le promozioni hanno un chiaro significato : tutto questo faceva parte di un disegno. Un designo ben premeditato e definito, poiche’ in seguito lo Stato ha premiato chi lo ha attuato. Sono poi state completamente ignorati molti altri fatti degni di inchiesta : perche’ la polizia caricava i manifestanti pacifici e non i devastatori? Come mai, com’e’ stato provato, vi erano molti appartenenti all’estrema destra internazionale negli scontri di piazza ? Quanti erano veri manifestanti, o veri devastatori ? Quanti elementi erano stati infiltrati dalla polizia, o dai servizi segreti per fomentare ad hoc ? Non lo sapremo mai, perche’ tutto e’ stato completamente ignorato. Ci sarà sempre una verità parziale su Genova 2001, come parziale e’ stata la verità sulla morte di Carlo Giuliani, e come parziale sarà la vita di Mario Placanica, ennesimo burattino dello stato. Certamente ci sono stati ordini dall’alto, ma non parlate di ordini fascisti. Nelle prove generali di Genova 2001, il 17 marzo 2001 a Napoli sono successe, in scala minore le stesse cose di Genova, e il ministro era il sig. Bianco, centrosinistra. Lo stesso centrosinistra che ha sconfitto di misura Berlusconi and friends, includendo nel programma la costituzione di una commissione d’inchiesta sul G8, l’avete vista voi? Il G8 di Genova e’ scomodo, molto scomodo per tutti, destra e sinistra. La repressione al G8 e’ una tappa di quel percorso di svolta autoritaria che stà interessando gran parte della CEE (Vedi Goteborg) e non solo, volto all’annientamento fisico del dissenso. In Italia l’ennesima puntata di un filo nero che parte dal dopoguerra, si dipana per golpi mancati, continua con le bombe e finirà chissà dove, sempre con il preciso impegno di negare la democrazia, quella vera. Ricordatevelo quando andate a votare, perche’ il voto e’ un assegno in bianco per i signori che hanno deciso e attuato una delle peggiori sconcerie della storia italiana.

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