Se Another Way e Behind The Light portano alle estreme conseguenze la caratteristica camaleontica dei brani, la successiva Storm appare in qualche modo più lineare (sempre in relazione al trend del disco) ma, soprattutto, presenta qualche melodia maggiormente memorizzabile e, anche grazie alla sua durata più limitata, sembrerebbe indicare una strada ideale da percorrere in futuro.
Indubbiamente la prestazione dei Radiance è ineccepibile dal punto di vista esecutivo, anche se resta l’impressione di una produzione che renda un pò troppo freddo il suono: brava la vocalist Karin Baldanza, maggiormente a suo agio quando il sottofondo musicale si apre in soluzioni più ariose, e nulla da eccepire neppure sull’operato della chitarrista Federica Viola e dalla base ritmica composta da Flavio Accardo ed Elio Lao.
L’unico problema di Undying Diabolica è, forse, proprio quello di un songwriting al quale manca, oltre ad un denominatore comune, anche una manciata di brani in grado di restare impressi nella memoria anche dopo diversi ascolti.
L’esordio dei Radiance, quindi, si rivela il classico lavoro che, per quanto non esente da pecche, deve essere accolto comunque con favore proprio per la volontà dei musicisti coinvolti di mettersi in gioco rifuggendo soluzioni scontate e meno rischiose.
Attendiamo pertanto con curiosità la band siciliana alla riprova del prossimo album per verificare se la sua cifra stilistica, in ogni caso già apprezzabile, si evolverà auspicabilmente verso sonorità più essenziali e dirette oppure si farà attrarre fatalmente dalla deriva del tecnicismo fine a se stesso.
Tracklist:
1. Towards Doom
2. Another Way
3. Behind the Light
4. Storm
5. Reasonance
6. Whirl’s Criterion
7. Le Poison à la Mode
8. Undying Diabolyca
9. Pulse of Awakening
Line up
Karin Baldanza: voce
Federica Viola: chitarra
Fabio Accardo: basso
Elio Lao: batteria