Il tema attorno al quale si sviluppa il disco è l’ipocrisia dilagante e i vari “fake” che la compongono, partendo dalla panetteria sotto casa, alle tette della vostra amica sino ad arrivare ai palazzi del potere, mostrano, insomma, che tutto fa abbastanza cagare.
Partendo da questo premessa molto incoraggiante e con la spiegazione del termine “fake” nell’“Intro” si da inizio al disco: 11 tracce di buon punk rock, a tratti anche abbastanza veloce, con una valida base ritmica, dei riff di chitarra molto orecchiabili, anche se molto incazzosi, e un cantato in italiano che ci offre un soddisfacente risultato finale, senza particolari stravolgimenti del genere.
Le tematiche trattate dai Raggi Ultraviolenti si sviluppano tutte dall’idea di partenza e vanno a toccare ambiti diversi, nell’intento non troppo nascosto di trasmettere un messaggio.
Si sente molto l’influenza di tutto il punk rock italiano degli anni 90′ (Punkreas, Porno Riviste, Derozer ecc.) e del resto stilisticamente non ci si muove da lì.
Un buon disco, consigliato soprattutto agli appassionati del genere.
Buon ascolto.
Tracklist:
1 – Intro
2 – Fake!
3 – Carriera da velina!
4 – Rabbia chiusa
5 – Non vorrei
6 – 2012
7 – Dentro il parlamento
8 – Fumo negli occhi
9 – Skandre
10 – La mia sbronza
11 – Clitoride
Line-up:
Andrea Vaglica
Paolo “Piolo” Irico
Matteo “Ted” Viteritti
Fabio “Sbrillo” Berto