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Recensione : Raging Speedhorn – Lost Ritual

Lost Ritual è un disco che afferma rumorosamente quanto ancora hanno da dire e da menare questi ragazzi cresciuti.

Quando ormai le speranze ci avevano quasi abbandonato, ecco tornare i Raging Speedhorn con Lost Ritual.

I ragazzi sono cresciuti come noi, hanno qualche capello in meno e qualche kg in più, ma la furia è sempre la stessa, quella carica di metallica ignoranza che era così bella ai tempi. Riformatisi per un gran concerto al Damnation Festival, i ragazzi di Croby hanno lanciato la loro campagna su Pledge Music per pubblicare l’album. Chi aveva ancora nelle orecchie Thumper non poteva che essere contento. I Raging Speedhorn sono sempre stati molto particolari, nel senso che hanno coniugato un certo tipo di metal caotico con i Motorhead e con cose più hardcore. Con Lost Ritual il paesaggio sonoro muta poiché il gruppo si è avvicinato a sonorità maggiormente sludge che aveva già in nuce. La loro carica da ringhioso pub di provincia, e basta vedere qualche foto della loro natale Corby per capire, è sempre presente con una bella aggressività alla Motorhead, ed infatti così si intitola uno dei pezzi migliori del disco. Dalla band del compianto Lemmy hanno preso quel tipo di metal stradaiolo inglese, fondendolo con riffoni alla Black Sabbath molto più veloci, però. Il risultato è un disco aggressivo, rumoroso, rissaiolo con parti molto ben bilanciate di sludge, metal e hardcore. Il suono degli Speedhorn è molto personale e particolare, soprattutto per l’uso sapiente della doppia voce, cosa che ai loro esordi era risultata devastante e fa ancora il suo effetto. Lost Ritual è un disco che afferma rumorosamente quanto ancora hanno da dire e da menare questi ragazzi cresciuti. Forse la lontananza ha loro giovato, l’ultimo disco prima dello scioglimento Before The Sea Was Buil non era all’altezza dei precedenti. Molto più di un ritorno per monetizzare, i Raging Speedhorn sono qui per fare ancora molto male, e soprattutto divertirci, perché Lost Ritual è davvero un disco travolgente e che ci farà venire voglia di buttarci giù da un palco. Uno dei più bei ritorni. Metal e bestemmie.

TRACKLIST
01. Bring Out Your Dead
02. Halfway To Hell
03. Motorhead
04. Evil Or Mental
05. Ten Of Swords
06. Dogshit Blues
07. The Hangman
08. Shit Outta Luck
09. Comin’ Home
10. Unleash The Serpent

LINE-UP
John Loughlin – vocals
Frank Regan – vocals
Jim Palmer – guitar
Jamie Thompson – guitar
Dave Thompson – bass
Gordon Morison – drums

RAGING SPEEDHORN – Facebook

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