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Raphael

Dopo l'uscita del suo ultimo lavoro Raphael fa quattro chiacchiere con noi, ed è bello vedere come un musicista di Savona stia ottenendo molta attenzione, del tutto meritata peraltro.

Raphael

iyeCiao Raphael, ci racconti dei tuoi inizi in quel di Savona ?

Ciao! Iniziai nel 2002. Frequentavo il secondo anno al liceo classico di Savona, e con il mio amico d’infanzia, vicino di banco e bassista Andrea Bottaro fondammo il primo nucleo degli Eazy Skankers.

iyeCom’era fare reggae in una piccola città ?

A Savona, pur essendo una piccola città, c’era un gran fermento allora. Più locali che programmavano musica dal vivo, più band che avevano voglia di fare. E poi il reggae aveva il suo zoccolo duro di sostenitori, grazie al lavoro di Briggy Bronson, Mr. Puma dagli anni 80, e poi Sanapianta, La Cosca Sound, ed altre realtà che promossero reggae sotto la torretta.
Nell’estate 2003 eravamo una simpatica novità , avevamo 15-16 anni e facemmo circa 40 serate …

iyeQuali sono le tue influenze nella musica in levare ?

Sicuramente Marley, il primo. Ma anche Dennis Brown, Gregory Isaacs, Steel Pulse, Black Uhuru per le “vecchie glorie”… Tarrus Riley, Damian Marley, Busy Signal sono tra i miei favoriti oggi.

iyeFirmare per un’etichetta austriaca ti aiuta ad avere più visibilità, visto il provincialismo dell’industria discografica italiana ?

Sicuramente. La Irievibrations Records è attiva a Vienna da piu di 10 anni, ed ha lavorato con artisti come Luciano, Anthony B, Konshens, Perfect, insomma tra i più noti del reggae mondiale. Grazie a loro la mia musica ha potuto oltrepassare i confini nazionali in quanto l’album è distribuito e promosso in tutta Europa e nel mondo.

iyeStai promuovendo l’album dal vivo?

Si, il live è la miglior promozione secondo me, e con il “Mind Vs Heart Tour” ho avuto il piacere di esibirmi anche in Austria, Polonia, Spagna, Francia, Slovenia. A gennaio sarò anche a Londra e Birmingham con la mia band, sempre gli Eazy Skankers.

iyeIl tuo disco è molto fresco, ha un suono moderno ma profuma di reggae antico, come hai fatto ad ottenere questo risultato?

Approcciando la composizione, gli arrangiamenti dei brani, e la registrazione degli strumenti con i criteri di una volta… Avvalendomi delle possibilità e del sound che le moderne tecnologie offrono.

iyeCi sono musicisti reggae con i quali ti piacerebbe lavorare ?

I veterani, da cui spesso c’è molto da imparare.

iyeChe ne pensi della scena reggae giamaicana, dato che da quelle parti ci sei stato spesso ?

Ci sono ovviamente tra i migliori musicisti, artisti e produttori al mondo, ma il mercato là è oggi molto influenzato da ciò che arriva dagli USA, e dalla locale dancehall. In Europa la scena è cresciuta molto negli ultimi anni, ed oggi molto reggae di qualità si produce qui.

iyeCinque dischi da consiglaire ai nostri lettori ….

– Survival ( Bob Marley & The Wailers )
– Babilonia e Poesia ( Africa Unite )
– Reggae Music Again ( Busy Signal )
– Journey to Jah ( Gentleman )
– The Miseducation of Lauryn Hill ( Lauryn Hill )

iyeciao e grazie mille

Grazie a voi !

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Marco Balestrino è una fucina di idee, lui vive, pensa e agisce sempre in base alle sue passioni; è un puro ed i Klasse Kriminale sono il suo credo in qualsiasi momento della sua vita.