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Recensione : Rise Of Tyrants – Trauma

Death metal con intarsi provenienti dagli altri generi dell'universo metallico, per un risultato di sicuro effetto.

I Rise Of Tyrants cominciano la loro avventura in quel di Bergamo nel 2011, per poi stabilizzare la formazione nel 2012.
Il loro anno è però quello appena passato, il 2013, quando suonano con i leggendari Necrodeath .
Entrano in studio nella primavera del 2013 e incidono Trauma. Il loro stile è molto particolare, trattandosi di un death metal con molte influenze.
Il death dei Rise Of Tyrants, infatti, è molto tirato e cattivo, fatto con passione e grande tecnica. E dentro c’è un po’ di tutto, dai riff panterosi alle cadenze vicino ai Morbid Angel.
Sentendo questo lavoro ci si può trovare moltissima Svezia, dagli At The Gates ai Dark Tranquillity, dato che i debiti di chi fa death con la penisola scandinava sono moltissimi.
In tutte le nove tracce l’assalto sonoro miete numerose vittime, e i ragazzi fanno un eccellente lavoro.
Non c’è tregua, né futuro e consolazione in questo disco, e la produzione di Alex Azzali, già con Steve Di Giorgio, Blaze Bailey e Shane Embury, è di alto livello.
Trauma è un disco che picchia durissimo e che vola alto, ed è facile pronosticare un bell’avvenire per i Rise Of Tyrants.

Tracklist:
1 Never relent
2 Master of illusion
3 To desecrate
4 Death factory
5 Painted misery
6 Sowers of chaos
7 Instinct
8 Bloodlust
9 Five seconds

Line-up :
Diego Tiraboschi : voce
Paolo Morosini : chitarra
Riccardo Arrigoni : basso
Virgilio Breda : batteria

RISE OF TYRANTS – Facebook

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