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Recensione : My Bloody Valentine Loveless

My Bloody Valentine Loveless: ú sicuramente l’album che ha definito il talento unico ed inimitabile del gruppo fondatore dello shoegaze ed é curioso.

“Loveless” dei My Bloody Valentine fú sicuramente l’album che ha definito il talento unico ed inimitabile del gruppo fondatore dello shoegaze ed é curioso, quasi profetico, che questo abbia rischiato di restare sconosciuto visto che il progetto fú sul punto di di naufragare piú di una volta la sua gestazione duranta ben due lunghissimi ed interminabili anni e se cio’ fosse accaduto sarebbe stato un vero peccato in quanto non avremmo potuto godere delle fantastiche “Loomer,” “What You Want,” and “To Here Knows When”‘s ovvero la quintessenza della sensualitá musicale degli MBV ; il tutto rinforzato dalle voci maledettamente in estasi di Kevin Shields e Bilinda Butcher che rendono ancora piú vigoroso l’impatto semplice e al contempo complesso di tutto l’album che come tutti i capolavori offre logicamente momenti di puro sperimentalismo come nel caso di “Touched” nel quale si evince chiaramente l’influenza di Robert Fripp e Brian Eno.

In conclusione un punto di non ritorno ma anche l’inizio di una nuova frontiera musicale e poco importa se sarebbero passati piú di ventanni da quel 1991 prima di poter ascoltare un nuovo album dei My Bloody.

(Creation Records/1991)

My Bloody Valentine Loveless

1. Only Shallow
2. Loomer
3. Touched
4. To Here Knows When
5. When You Sleep
6. I Only Said
7. Come in Alone
8. Sometimes
9. Blown a Wish
10. What You Want
11. Soon

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