Seconda serata rock e quarta serata totale del Riviera Summerfest 2015. Dopo una giornata particolarmente torrida, visto il cartellone il calore non si è allontanato di molto dal Molo del Surf di Varazze.
Inizia la serata, sul palco acustico di In Your Eyes, A Morning Loss, giovane imperiese alla sua prima uscita su In Your Ears Netlabel (che potete trovare al sito www.iyelabel.com).
Il ragazzo ha il talento del grande cantautore, sa tenere benissimo la scena ed intrattiene le numerose persone che lo ascoltano con piacere. Il suo cantautorato è di stile americano, con qualche influenza albionica ed una grande stratificazione di ascolti indie e non solo, dato che la sua musica va a 360° in campo rock. Notevole la cover dei Gun Club, in definitiva un musicista molto interessante che, se lo vorrà, potrà fare parecchia strada essendo anche molto umile.
Sul palco principale è quindi l’ora dei Black Elephant. La formazione savonese è in costante ascesa ed è anche uno dei migliori gruppi italiani di southern metal e dintorni in circolazione. Una delle loro caratteristiche principali è il saper fare tutto molto bene, ma senza prendersi troppo sul serio, conservando un’alta dose di autoironia. Il loro concerto è molto divertente e coinvolgente, mai banale e sempre rivolto all’ascoltatore, mai solo per loro.
Il loro è un immaginario in stile “Sons of Anarchy”, ma sanno da dove vengono e più che con il look parlano con la musica, e quest’ultima è una bella mazzata. Hanno presentato anche Rosemary, un nuovo pezzo in stile ZZ Top, che funziona perfettamente.
Dopo i Black Elephant, ecco ancora un assaggio del talento di A Morning Loss per il cambio palco con i Selva. Questi ultimi sono un ciclone hardcore con tre estremità, basso, chitarra e batteria, che viaggiano benissimo insieme. Il loro suono è un hardcore moderno che ha fortissime radici nell’hardcore italiano anni novanta. La forza e la potenza del loro suono è soltanto il contraltare fisico di uno spirito che si sente nell’aria e che loro raccolgono in pieno, mettendolo in musica. Stacchi, partenze, bombe che espolodono, mentre si ascolta una musica che trae forza dalla sofferenza e dalla solidarietà.
Lo spirito continua per altre vie e per altri camminamenti.
Ancora un intermezzo con le canzoni di A Morning Loss, che ha attirato sempre più gente man mano che si esibiva.
Chiudono la serata tre ignoranti di Savannah, Georgia, che hanno spaccato tutto e non hanno preso prigionieri. Ci si aspettava un gran concerto dai Black Tusk, ma onestamente sono andati oltre. Citando un famoso personaggio dell’underground ligure, i Black Tusk sono un gruppo che si diverte facendo divertire. Il loro assalto sonoro è un misto di metal ed hardcore, con momenti stoner ed altri quasi heavy metal, tutto bilanciato e soprattutto furioso.
Davvero un coacervo di mazzate, di ignoranza sonora e di voglia di spaccare tutto. Il pubblico era ben contento di essere sommerso da questa cascata di note. Unica nota negativa era che lontano dal palco l’acustica non era ottimale. Bellissima anche la loro voglia di ricordare il loro amico ed ex bassista della band, Jonatahn Athon, tragicamente scomparso nel 2014: il suo spirito viaggia con i Black Tusk e con una bottiglia di whisky.
Gran concerto con una cover spacca schiena di Nervous Breakdown dei Black Flag, perché da Henry Rollins non si scappa. Il metal è divertente e fa stare bene, e la seconda serata rock del Riviera lo ha sottolineato una volta in più.
2 risposte
Foto/video della serata?
altre foto che puoi trovare sul nostro profilo facebook….