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Recensione : Rolf Trostel – Inselmusik

Inselmusik è una testimonianza di coerenza, di studio e di matematica applicata alla musica elettronica, là dove finisce il calcolo comincia il cuore.

Primo saggio di elettronica ortodossa di Trostel del 1980, ristampato dalla Bureau B, etichetta che ripropone il meglio dell’elettronica e del kraut anni settanta e ottanta.

Inselmusik è l’esordio per uno dei protagonisti della Scuola di Berlino, ovvero quel suono che si avvicinava ai dettami sonori dei Tangerine Dream e di Klaus Schulze. Trostel va oltre e con il suo esordio compose uno dei dischi fondamentali per l’elettronica degli anni ottanta. Questo disco è una dimostrazione di quanto possa fare il PPG Wave Computer 360, un sintetizzatore con il quale Trostel lavorò brevemente come distributore per la fabbrica, e che quindi conosceva bene.

Inselmusik è una lunga piece meditativa e prog divisa in quattro canzoni, nelle quali Trostel mostra cosa si possa fare con il PPG, insieme ad una drum machine Roland CR – 78 e poco altro. L’autore esplora tutte le possibilità delle macchine con creatività e gusto, portandoci in dorate fughe verso lo spazio, ed argentei ambienti di elettronica perfezione. Tutto è sogno o fantascientifica realtà, dove il progresso si può toccare con mano.

Come prima edizione Trostel ne fece stampare 1000 copie, ma dovette stamparne altre, e continuò la sua carriera. Inselmusik è una testimonianza di coerenza, di studio e di matematica applicata alla musica elettronica, là dove finisce il calcolo comincia il cuore. Atmosfere rarefatte, e minimaliste, con un tocco di grande maestria, e composizioni sempre riconoscibili.

Inselmusik è vera e propria esplorazione sonora, cosa che oggigiorno è sempre più rara, o peggio, autoreferenziale.

TRACKLIST
1 TestTanz
2 ArtMeta
3 Urteil
4 Skizo

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