Gianluca Lucarini, già intervistato qualche tempo fa in occasione dell’uscita dell’ultimo lavoro dei Degenerhate, ci parla in quest’occasione del suo nuovo progetto Rome In Monochrome e del bellissimo ep Karma Anubis, da poco pubblicato e recensito da In Your Eyes.
iye Ciao Gianluca, come nasce il progetto Rome In Monochrome e, soprattutto, chi ha scovato un monicker così intrigante?
Ciao Alberto, ho formato i Rome In Monochrome nel 2103, come mio personale progetto solista, atto a materializzare il mio aspetto più intimistico, nascosto, decadente, romantico ed anche oscuro. Mi sono poi reso conto che un’anima a me affine, il mio amico Valerio Granieri (cantante della band), condivideva con me questo percorso, e quindi da mio progetto solista che era si è poi sviluppato in un’entità piu complessa, con il reclutamento di altri membri, fino ad arrivare all’attuale line-up. Il monicker Rome In Monochrome, è stato generato dall’amico Max Varani, l’ex cantante dei Degenerhate, la band grindcore dove milito. L’ho trovato subito pertinente, per quello che era il mio neonato progetto solista, e lui è stato molto gentile a concedermelo.
iye Ci presenti i musicisti che ti hanno aiutato nella stesura di Karma Anubis?
Oltre a me (chitarra solista e backing vocals) ed al sopracitato Valerio Granieri (voce e chitarra), ho la fortuna di essere accompagnato in questo percorso da Stuart Franzoni (batteria e percussioni), Riccardo Ponzi (basso) e Marco Paparella (chitarra). Ottimi musicisti, ancora di più ottimi compagni di vita. Vorrei anche ringraziare il maestro Antonio Mancino (piano su Karma Anubis), Claudio Cicchinelli (backing vocals su Spheres),
Norman Franzoni (chitarra su Spheres),
Emiliano Guerrieri (tastiera ed effetti su Spheres).
iye Cosa spinge un musicista abitualmente alle prese con il metal estremo a mettersi in gioco con un progetto lontano anni luce dal sound normalmente proposto?
La continua e costante ricerca del mio io, la voglia di sperimentare nuove sonorita’, la volonta’ di non essere ghettizzato in questo o quell’altro genere, il mettermi in discussione come musicista, il volere esplorare nuovi territori musicali ed apprezzarne l’enfasi e la bellezza. Ma fondamentalmente, il voler fare sempre,sempre, ed incondizionatamente, quello che sento e di cui ho voglia, di cui necessito, di cui sento il bisogno.
iye L’ascolto dei bellissimi brani racchiusi in Karma Anubis portano inevitabilmente a pensare al doom/dark di Anathema e Antimatter e al dark rock classico; i generi descritti hanno sempre fatto parte del tuo background musicale?
Assolutamente si, ho sempre ascoltato ed apprezzato di tutto, senza pregiudizio alcuno. Ancora oggi, sono affamato di nuova musica, anche se rimango un vorace ascoltatore di bands seminali, che hanno influenzato inevitabilmente il sound dei Rome In Monochrome: My Dying Bride, Alcest, Katatonia, Paradise Lost,gli Smiths,ovviamente, gli Smiths!
iye La rabbia del grind qui è sostituita da un malinconico e doloroso male di vivere, due facce della stessa medaglia: è così brutto il mondo oggi, secondo te?
Personalmente, ho una visione piuttosto pessimistica del mondo odierno. Nei Degenerhate, esterno questa cosa con rabbia, violenza e con tematiche sociopolitiche. Nei Rome In Monochrome, questa esternazione è meno immediata, e più ricercata, dolorosa, è la mia personale visione di un mondo completamente privo di colore.
iye La copertina porta a pensare all’albero della vita, contornato dal nulla, in un unico triste colore: avete voluto simboleggiare tutto questo con una simile immagine ?
Hai colto perfettamente nel segno, cercavamo un’immagine che potesse sposare al meglio il concept della band, e grazie all’artista greca Nicki Py (http://nicki-py.artistwebsites.com), che ci ha realizzato la copertina di Karma Anubis, abbiamo cercato di dare anche un’espressione visiva alla nostra musica, una sorta di trasposizione grafica delle nostre canzoni direi.
iye I tre brani racchiudono un’emozionalità da brividi in un sound già maturo per essere trasportato su di un full length: avete già in cantiere una prova sulla lunga distanza per la band?
Si, stiamo lavorando alla realizzazione di un full lenght album, che conterrà, presumibilmente, 7 brani. Ma al momento, la nostra priorità, è cercare una label disposta a stampare in formato fisico l’ep Karma Anubis. Molti nostri fans ci chiedono una versione fisica dell’album, e noi pensavamo ad un 7” in edizione limitata. Se qualche etichetta fosse interessata, ci contatti pure tramite la nostra pagina facebook (https://www.facebook.com/romeinmonochrome)
iye Per un ascoltatore è molto più facile passare da un genere all’altro, ma per un musicista come cambia l’approccio, anche in studio, nel creare e suonare generi così diversi?
L’approccio è dato fondamentalmente dall’ispirazione, per quanto mi riguarda. Anzi, per dirla tutta, nei Rome In Monochrome, ho un atteggiamento piu’ disteso e rilassato nel songwriting, complice anche il fatto, che principalmente Valerio, crea la struttura dei brani, che poi io, sviluppo e rifinisco. Differentemente, nei Degenerhate, mi occupo solo io del songwriting e della stesura delle liriche, quindi il lavoro è piu’ “oppressivo”.
iye Hai intenzione di portare Karma Anubis sul palco, magari in futuro assieme ad ulteriore produzione a nome Rome In Monochrome?
Abbiamo ricevuto gia’ diverse proposte per esibizioni live, ma finchè non completeremo la realizzazione di altri pezzi, non suoneremeo dal vivo. L’intenzione c’è, ma vorremo presentarci live con almeno 6/7 pezzi. Quindi, dovrete attendere ancora un pochino per vederci on stage.
iye Domanda finale inevitabile: come vanno le cose nel frattempo in casa Degenerhate?
Direi che vanno piuttosto bene, anzi, siamo in uscita con uno split 7” con gli Agathocles, per meta’ Ottobre. Quindi…stay tuned!!!