iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999

Recensione : Hellvisback: l’inferno di Salmo secondo Salmo

Hellvisback: torna dopo tre anni da Midnite, ovvero la mezzanotte del suo progetto, Salmo, o per meglio dire Hellvis.

Salmo Hellvisback

Torna dopo tre anni da Midnite, ovvero la mezzanotte del suo progetto, Salmo, o per meglio dire Hellvis.

Questo disco è nato dall’idea che Elvis torni dall’ingerno come Hellvis, ed infatti l’edizione deluxe del disco conterrà un fumetto incentrato su questa storia. Salmo produce un disco che è davvero qualcosa di differente, molto più dei suoi prodotti precedenti che già si differenziavano dalla massa. Salmo rappa e fa canzoni su binari che vanno in tutt’altra direzione rispetto agli altri rappers. La spinta di Salmo è potentissima, sembra di vedere un vulcano in eruzione, gli impulsi neuronali sono tantissimi, il rapper sardo non lascia tregua, i pensieri si accalcano davanti alle parole e ne esce un orgasmo di sensi e situazioni.

Non si può rimanere indifferenti a Salmo e a questo disco, perché la sua carriera è un qualcosa di unico in Italia come le sue idee.

Ha ragione ad affermare che in Italia, e non solo, ultimamente il rap è morto e tutti fanno rap, ma è quasi una cosa scontata poiché Salmo è davvero diverso.

L’immaginario horror è fortissimo, ma c’è anche una magia nera strisciante, un rituale nascosto che avvolge l’ascoltatore fin dall’inizio del disco, come fosse davvero un parto del cervello morto di Hellvis. Continuare in una sola direzione non fa per Salmo che, infatti, qui ci regala anche un gran pezzo reggae come Il Messia, con il feat di Victor Kwality e Travis Barker. L’ex Blink 182 compare in due pezzi ed effettivamente il suo beat è qualcosa che vale. Salmo è difficile da inquadrare, ma non bisogna fare troppa fatica, basta sentire e sintonizzarsi sulla frequenza infernale di Hellvis.

Il musicista olbiese non cambierà le regole dello stupido gioco del rap, ma si cimenta in qualcosa di originale e di significante, nel senso che non è auto celebrazione, ma qui ci sono dei racconti, quasi come se fosse un libro o una raccolta di immagini. Questa quarta fatica è il suo miglior disco, con un suono devastante e liriche davvero floride e pasciute.

The king is back from hell.

 

TRACKLIST – Salmo Hellvisback

1. Mic Taser
2. Giuda
3. Io sono qui
4. 1984
5. Il messia feat. Victor Kwality & Travis Barker
6. Daytona
7. Bentley vs Cadillac feat. Travis Barker
8. 7 am
9. L’alba
10. Hellvisback
11. La festa è finita
12. Black Widow
13. Peyote feat. SBCR

SALMO – Facebook

YouTube video player

 

 

Hellvisback: un album che spacca gli schemi

Hellvisback di Salmo è un viaggio sonoro che sfida l’istituzione stessa della musicalità giustapponendo una miriade di stili in un colpo solo. Un amalgama di elettronica, rap, rock e hardcore, tutto in un unico pacchetto è forse l’impresa più inimmaginabile, poiché è difficile credere che possano effettivamente uscire in un modo che suoni nuovo e tuttavia abbastanza coerente.

Ogni singola composizione è un cocktail dinamico, che dimostra l’eclettismo dell’artista fin dai primi suoni, alternando ritmi serrati e melodie più ampie, ma rimanendo costantemente a un livello di energia elevato.

Ora, una delle caratteristiche più forti di Hellvisback sarebbe probabilmente la collaborazione con Travis Barker, il leggendario batterista dei Blink-182. C’è un elemento di potenza in lui che si può quasi percepire nelle tracce dell’album; una spinta rock che si sposa così bene con le basi elettroniche e i testi arguti di Salmo.

Un arricchimento del progetto che ha anche indicato l’atteggiamento aperto dell’artista verso influenze diverse, dimostrando che Hellvisback è più di un album; è una dichiarazione di libertà artistica in un mondo musicale in continua evoluzione.

Salmo Hellvisback

Il concept dietro Hellvisback

“Hellvisback” Titolo la cui immagine di icona musicale è reinterpretata in modo dark e suggestivo, il termine gioca con la resurrezione richiamando Elvis Presley non solo come re del rock and roll ma anche come simbolo di una cultura pop che ha attraversato tutte le epoche e i generi.

In questo album, l’artista si presenta come un Elvis “riemerso dall’inferno” dove il glamour dell’originale si mescola a toni inquietanti e temi contemporanei che darebbero uno sguardo allo stato attuale della musica e della società. L’aspetto di “Hellvisback” è un forte incontro tra vecchio e nuovo, dove lo stile degli anni ’50 combatte con il goth e la vista distorta. Le immagini che accompagnano l’album creano un’atmosfera dark, molto piena di significato dei conflitti della fama.

Colori pieni, cenni ai film horror e disegni forti creerebbero un mondo a livello visivo e darebbero respiro alle immagini di Elvis, ma distorte e spaventose.

Questo metodo non si limita a onorare la leggenda, ma la reimmagina: si chiede cosa significhi essere un’icona quando la vita stessa attraversa un periodo di crisi e di delusione condivisa.

Recensioni e impatto sulla scena musicale

Le reazioni a “Hellvisback” sono passate dall’entusiasmo alla critica misurata, ma se c’è una cosa su cui tutti finiscono quasi per concordare è il tipo di importanza che l’album finisce per avere per la scena musicale italiana, soprattutto per quanto riguarda l’hip-hop.

La maggior parte delle recensioni attribuisce al musicista il merito di aver ideato melodie orecchiabili e parole stimolanti che, si ritiene, abbiano dato vita a un progetto in grado di piacere a tutti e di stimolare allo stesso tempo la riflessione sociale.

La maggior parte degli scritti recensiti finora sembra riconoscere il fatto che il lavoro di Hellvisback esprime lo stato d’animo disperato o fiducioso di una generazione specifica e, quindi, innalza il livello del discorso musicale a qualcosa di nuovo. La risposta è stata altrettanto calorosa, con “Hellvisback” che alla fine è diventato un fenomeno culturale a tutti gli effetti.

Questo album è la prova che gli artisti della nuova scuola hanno dimostrato che l’hip hop italiano può affrontare argomenti seri senza rovinarne l’atmosfera e il flow: un’interpretazione molto rinfrescante dell’album, poiché Hellvisback non è un semplice vecchio LP, ma rappresenta un cambio di marcia per la musica rap in Italia.

L'eredità di Hellvisback

Hellvisback è anche un fatto molto radicato nella tradizione della musica italiana poiché ha segnato una vera e propria rivoluzione per Salmo, bilanciando in un unico sound tutti questi elementi dell’hip-hop, del rock e dell’elettronica, sui generis e in grado di catalizzare fasce di attenzione ancora più ampie di ascoltatori.

La sua gestione di temi non proprio leggeri come la solitudine, la ricerca di sé stessi o la non proprio leggerezza hanno reso Hellvisback più di un’opera musicale, ma un’opera di forte impatto sociale. Oggi, Hellvisback è considerato uno dei punti di riferimento della musica urbana italiana. Influenza non solo artisti emergenti ma anche i grandi nomi di questo settore. La messa in scena innovativa e i testi incisivi hanno fatto sì che l’opera abbia aperto solchi profondi nel panorama musicale, offrendo ancora una volta la prova di quanto possa essere creativa la contravvenzione.

 

Questo lavoro ha segnato una svolta nella sua carriera e ha dimostrato che si possono, in effetti, fondere generi diversi pur rimanendo fedeli al proprio sé autentico. Un’eredità portata avanti da Hellvisback nell’ispirare e guidare nuovi gruppi di musicisti alla ricerca di originalità e profondità espressiva.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

SUPPORTA IYEZINE

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Putan Club Filles d’Octubre

Putan Club Filles d’Octubre: Esperienza sonora unica ed irripetibile, per un gruppo che non ha eguali al mondo nella nostra epoca, ma che in un passato dimenticato era la normalità, quando si comprendeva e si ammetteva il caos.