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Recensione : Santacroce – Migras

Rock italico duro ma non troppo, una sfida in controtendenza.

Alessio Santacroce nasce a Livorno ed è da lì che parte la sua avventura nella scena rock italica. Il suo ultimo album intitolato Migras è un lavoro compatto e ben confezionato in cui il rock fatto all’italiana regna da sovrano.

Un po’ in stile Litfiba, Alessio Santacroce e la sua band nel loro album uscito per Crash Sound Distribution segnano un bel confine tra rock italiano e melodie pop, inserendosi proprio nel mezzo e proponendo un sound duro ma non troppo che riesce a restare nei timpani e nelle ugole degli ascoltatori. Tra le tracce meritevoli di particolare attenzione troviamo Clorophille, un brano di ampio respiro europeo in cui possiamo trovare una piacevole sorpresa ovvero una voce femminile che rende tutto molto più limpido e prezioso. L’album in sé è un ottimo lavoro per gli amanti del rock made in Italy, in totale controtendenza rispetto al trend musicale odierno ma non per questo totalmente inadatto all’ascolto prolungato o alla diffusione massiva.

Un buon lavoro magari da inventare da capo in lingua anglosassone per provare altre vie probabilmente più fortunate.

 

TRACKLIST
01.Il gregge (03:43)
02.La notte della repubblica (03:55)
03.Clorophille (03:36)
04.Mercante d’anime (03:38)
05.Normandy (05:22)
06.Bianco Miope (04:52)
07.L’ingiusta fine delle mezze stagioni (03:56)
08.La fiaba dulcamara (03:45)
09.Migras (04:54)

LINE-UP
Alessio Santacroce Voce-Chitarra
Vanessa Caracciolo Seconda Voce
Alessandro (ISA) Ponzuoli 12 corde
Greta Merli Chitarra
Lorenzo Porciani Chitarra
Daniele Pistocchi Basso
Giulio Franceschi Batteria

URL Facebook
https://www.facebook.com/santacrocealessio/

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