Beato quel popolo che non ha bisogno di eroi.
Si fotta Bertold Brecht da oggi, a dire il vero da quando mi è stato recapitato questo cd, un eroe ce l’ho si chiama Massimo Scoponi in arte Scoposki. Si tratta di uno di quei geniali esseri umani appartenenti alla categoria da me adorata degli one man band ma, al contrario dei suoi stimatissimi colleghi, la sua musica non è per nulla uniforme, forse l’unica pecca che si può imputare agli altri monobanda, ma al contrario nei cinque brani di questo suo mini cd dimostra un eclettismo a tratti sorprendente. Provare per credere; si comincia con Blues Killer che, come accennato dal titolo, è un blues lo-fi sporco e minaccioso, si prosegue con Grindhouse un pezzo pop psichedelico molto sixties, si passa poi a Mistery Girl, affascinante pezzo caratterizzato da continui cambi di atmosfere che mi ha ricordato i grandissimi Violent Femmes, a ruota viene Blow Up Doll, minimale ed ossessiva ma per nulla pesante anzi a suo modo anche pop chiude il tutto la bellissima Fire’N’Ice, una canzone che non avrebbe sfigurato su un album della K Records. Per chi, come il sottoscritto, ama visceralmente il rock’n’roll più vero e genuino, numerosi sono stati i dischi apprezzabili ascoltati in questo primo scorcio del 2016 ma questo Wild Wave è quello che mi ha più (piacevolmente) colpito. Caro Scoposki non so se questo ti cambierà la vita, anzi ne dubito fortemente, ma sappi che io ti voglio tanto bene!
TRACKLIST
1) Blues Killer
2) Grindhouse
3) Mystery Girl
4) Blow Up Doll
5) Fire’n’Ice