iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999

Recensione : Sdh – A Mickey Finn at the Nemo Point Hotel

L'ultima volta che io e il mio socio abbiamo passato in radio gli Sdh, mi chiesi piuttosto oziosamente quali fossero le parole che si nascondono dietro l'acronimo, la sigla Sdh.

Sdh - A Mickey Finn at the Nemo Point Hotel

L’ultima volta che io e il mio socio abbiamo passato in radio gli Sdh, mi chiesi piuttosto oziosamente quali fossero le parole che si nascondono dietro l’acronimo, la sigla Sdh.

Feci svariate congetture, fallendo clamorosamente l’obbiettivo e, anche quando mi fu svelato l’arcano, lo dimenticai. Insomma ricordo di non ricordare. Ma poco importa di fronte a questa loro ulteriore prova sulla lunga distanza, che si compone di nove nuove canzoni dalla furia bruciante.

Veniamo dunque a quelli che la band stessa definisce gli ingredienti: si comincia con due pezzi fragorosi in stile Touch and Go come The Ponytail e Nothing Keep You Sound, per passare poi a Shut Up!

il pezzo più (high energy) rock’n’roll del lotto, seguito ad una incollatura da KR47MO che invece è il brano più melodico in scaletta. Gettin’Fucked condensa dentro di sé l’enfasi di band Dischord come i Rites of Spring, mentre Since Diabolik Died ricorda i Black Flag meno lineari o gli Husker Du degli esordi.

Seguono due pezzi di esasperato ed ipercinetico hardcore come Demiurge e The Dung Beetle Sisyplus, per chiudere con quella che io giudico la perla del disco, vale a dire la catastrofica e apocalittica Do Whatever You Want. La band brucia letteralmente frantumi di furore in poco più di venti minuti ed alla fine dell’ascolto lascia sul terreno cenere e fango, sudore e lacrime, schegge di vetri infranti.

Esattamente ciò che deve lasciare dietro di sé un disco come questo.

Sdh – A Mickey Finn at the Nemo Point Hotel

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

SUPPORTA IYEZINE

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

The Dirtiest Sooka

The Dirtiest Sooka

“The Dirtiest Sooka” è qui! Sedici schegge di punk che ti travolgono. Un album da ascoltare con urgenza per chi ama la musica senza compromessi!

Mondo Beat

Mondo Beat

Mondo Beat: vivi l’eredità musicale italiana! Scopri sedici brani degli anni ’60 e ’70 che catturano lo spirito di un’epoca rivoluzionaria.

The Saint present: Adventure with the Saint Episode n°50

Ci presenta: Rufus Thomas Sugar, The Seeds, The Crawdaddys, Billy Haley and the Comets, The Lords of Altamont, Charlie Fathers, It’s Us, Thee Headcoats, Reverend Horton Heat, The Untold Fables, Los Straitjackets, The Outcasts , The Hi-Fives, The Undertakese The Stomachmouths.